Abbiategrasso: a scuola il corso per imparare a portare lo hijab islamico

Abbiategrasso: a scuola il corso per imparare a portare lo hijab islamico

 

Abbiategrasso: a scuola il corso per imparare a portare lo hijab islamico – La scuola italiana anticipa i governi e si prepara alla completa sottomissione all’Islam.

Ad Abbiategrasso, cittadina lombarda della periferia di ovest Milano l’istituto Vittorio Bachelet per seguire lo scellerato esempio dell’istituto di Pioltello (dove la Rete dei Patrioti con il Nucleo Autonomo Mobile, sta facendo una strenua opposizione contro la scuola che nei giorni scorsi ha chiuso per la fine del ramadan), ha pensato bene di istituire un corso di introduzione alla lingua e alla cultura araba, tenuto da alcuni studenti arabofoni.

Il corso per imparare a portare il velo

Le iscrizioni sono rivolte a studenti, docenti e collaboratori scolastici. In nome di una bizzarra integrazione al contrario saranno gli studenti italiani a dover imparare la lingua degli immigrati arabi nel nostro paese.

Il giorno di inizio del corso si terrà anche una festicciola per, come ve ne fosse il bisogno, salutare la recente fine di Ramadan.

Ed è in quell’occasione che avrà luogo un laboratorio di hijab in cui verrà insegnato alle ragazze come portare il velo.

Cancellare gli italiani

Insomma, nel nome dell’integrazione, fortemente voluta dalla sinistra, e dell’inclusione questa e altre iniziative spingono gli italiani alla forzosa accettazione di una cultura che sta velocemente estromettendo valori e tradizioni del nostro paese, cancellando di fatto la nostra stessa identità.

E’, oramai, chiaro, il disegno, l’ intento di una totale cancellazione e un a annichilimento di tutta la millenaria cultura cristiana che ha contribuito e forgiato l’Europa tutta, in nome della creazione e lo sviluppo di una nuova società, formata da individui, senza legami, senza passato senza cultura ma solo pronta alla più ceca obbedienza di ciò che gli viene proposto ed imposto a partire dall’appagamento, tramite il consumo di beni materiali, per soddisfare falsi bisogni e bugiarde esigenze.

Tutto nel nome del mercato gestito da pochi, che indirizzano ed usano il gregge a loro piacimento e per i loro sinistri scopi.

Paolo Ornaghi

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