Armocromia: Saviano difende la Schlein

Armocromia: Saviano difende la SchleinArmocromia: Saviano difende la Schlein – Saviano se non dice la sua non è contento.

Il nostro eroe ritorna in primo piano nella polemica, questa volta cavalcando l’ondata di critiche mosse nei confronti della Schlein per la questione armocromia.

Secondo lo scrittore, ci sarebbe in atto un “massacro mediatico” proprio per questo motivo.

La destra abbocca all’amo

In realtà, e probabilmente Saviano lo sa bene dato che non lo reputiamo uno stolto, questa polemica sul vestito della segreteria del PD è l’ennesima distrazione di massa, usata da tutti i fronti. Da un lato abbiamo la sinistra al caviale che deve difendere il suo ritrovato classismo, costruendo un muro tra la classe dirigente e i poveracci analfabeti funzionali che devono rinunciare a qualsiasi ambizione e gioire solo del lusso altrui; dall’altra la solita destra qualunquista e tribale che abbocca all’amo e, proprio come accadeva a parti invertite, si scaglia contro l’opposizione (peraltro morente) per non affrontare le sue mancanze.

Un giornalismo schierato

La Schlein non va tanto criticata per il suo guardaroba, casomai bisogna puntare il dito contro chi continua a parlarne, ossia quel giornalismo che ha raggiunto i limiti più imbarazzanti della sua storia; ma il neosegretario PD va attaccata per le castronerie che dice e che un giorno potrebbero diventare il programma di un nuovo governo di stampo piddino.

Perché dopo Renzi, Letta, Martina, Zingaretti pensavamo di aver visto il peggio ma a quanto pare al peggio, in casa PD, non c’è mai fine.

Si vesta quindi come vuole, l’onorevole, l’importante è che l’Italia si spogli di questo cappottone vecchio e malconcio chiamato progressismo antifascista, rappresentato da PD e sodali.

Lorenzo Gentile