Braccio di ferro sugli sbarchi: Meloni battuta dalla Germania

 

Braccio di ferro sugli sbarchi: Meloni battuta dalla GermaniaBraccio di ferro sugli sbarchi: Meloni battuta dalla Germania – Lo scorso 23 ottobre il Governo italiano aveva inviato delle note verbali alle ambasciate degli stati di bandiera di due navi impegnate nel soccorso dei migranti nel mediterraneo: la “Humanity 1”, battente bandiera tedesca e la norvegese “Ocean Viking” di Medici senza frontiere.

La tigre di carta italiana

Nella nota verbale veniva richiesto ai due stati europei di farsi carico dei migranti a bordo di navi ONG. Come ci si doveva aspettare, il 2 novembre per il tramite della trasmissione “Il cavallo e la torre”, condotta da Marco Damilano – RAI3 – la Germania ha risposto picche, invitando l’Italia a farsi carico delle persone bloccate sulle navi al largo delle coste nazionali. Non sono note per ora risposte formali dall’ambasciata norvegese circa il destino della Ocean Viking.

Nave tedesca, porto italiano?

Nel caso di specie si tratta di circa 100 minori africani, a bordo della nave tedesca. A questo punto la Farnesina ha chiesto alla Germania un quadro compiuto della situazione a bordo in vista di decidere eventuali azioni: dettaglio sulle persone a bordo; zone marine in cui ha operato la nave; presenza di persone vulnerabili a bordo per cui sia stata già avanzata o sia da avanzare richiesta di protezione internazionale. Garantita l’assistenza d’emergenza – se si dovesse rendere necessaria – l’Italia attende, quando avrebbe dovuto già schierare un blocco navale.

Un tentativo troppo timido

Quantomeno, però, per onestà intellettuale l’attuale governo ha chiesto informative prima di dare per scontato l’attracco e lo sbarco. Alla luce di quanto avverrà, sarà chiaro se ai proclami del Presidente del Consiglio seguiranno il rispetto delle promesse elettorali o meno.

In ambito di politica estera e gestione dei flussi migratori

Il nuovo governo si accoderà ai precedenti, continuando la folle politica di accoglienza e recupero dei migranti irregolari ad ogni costo, soccombendo dinanzi all’inerzia degli altri Stati europei?

L’invasione va fermata, senza se e senza ma, per rispetto delle su citate promesse elettorali che la maggioranza degli italiani ha votato, sia perché è urgente ed importante dare un segnale forte a ONG e UE: se l’Italia ha davvero cambiato marcia, lo renda noto con forza.