Chi potrà invertire la curva demografica?

Chi potrà invertire la curva demografica?Chi potrà invertire la curva demografica? – Gli ultimi dati demografici relativi al nostro Paese sono allarmanti. Le previsioni stimano che gli italiani, entro il 2080, saranno 15 milioni in meno rispetto ad oggi. Sulla nefasta previsione pesano la paura di un futuro incerto, lo scarso senso di comunità e l’estremo individualismo inculcato dalla cultura neoliberale.

Vivere all’amazon

Vip, blogger e influencer dicono che non vale più la pena di sacrificarsi per i figli, lamentando l’aver procreato o vantando di non averlo fatto. Secondo queste menti “eccelse”, bisogna solo pensare a sé stessi, ad una vita di aperitivi, foto su Instagram, viaggi, lanciando di quando in quando una frecciatina moralista, ma sempre idiota.

L’incertezza delle nuove famiglie

D’altro canto, chi invece vorrebbe provare la gioia di una famiglia vera, non formata solo dai cani e gatti – senza nulla togliere ai nostri amici a quattro zampe, che anzi danno sempre quel quid in più – rischiando di mettere al mondo creature senza un futuro certo e assicurato. Un tempo, seppur con maggiori difficoltà, non si esitava comunque a creare un nucleo famigliare, a volte numeroso, ma il terrorismo mediatico e politico che ci viene proposto ogni giorno è un ostacolo non solo alla crescita, ma alla stessa sopravvivenza della nostra Nazione.

Politiche inutili e mediocri

La politica, salvo qualche bonus ridicolo e insufficiente e qualche proclama di facciata per smacchiare la coscienza, non fa niente per invertire questa tendenza. Gli asili costano uno sproposito, i libri di scuola sono oltre il limite. Le femministe lottano per avere la riduzione dell’Iva sugli assorbenti – che, al netto delle ideologie, da un punto di vista pratico ha anche un senso – ma non per pannolini e salviette.

Conto alla rovescia per l’Italia

Chi nasce, è destinato a crescere in fretta ed abbandonare il Paese per cercare fortuna all’estero ed il sistema già incoraggia i giovani a prendere la via del non ritorno inducendo una vergognosa esterofilia aprioristica.

Si perde così il senso della comunità nazionale, che l’antifascismo ha stroncato sin dagli albori, creando un mito astratto di uno Stato fondato solo sulla retorica e sul feticcio di una Costituzione che nessuno dei suoi difensori ha letto attentamente, invece che basarsi sulle radici, sulla cultura, sulla lingua e, perché no, anche sull’etnia.

L’Italia può crescere, può tornare a essere grande, ma per farlo deve solo fare una cosa: riscoprirsi Italia!

Lorenzo Gentile