Farmaci introvabili: emergenza sanitaria

Farmaci introvabili: emergenza sanitariaFarmaci introvabili: emergenza sanitaria – La crisi economica colpisce anche le farmacie: non solo le industrie faticano a trovare materie prime, con conseguenze perdita di competitività e lavoro, ora anche i farmaci sono difficili da reperire.

Un problema pressante

Non parliamo di medicine specifiche per determinate malattie, ma quelle di largo consumo.

Pesa la guerra in Ucraina, continuamente alimentata dall’Occidente che spera in una resa della Russia e la sua sottomissione alla proiezione di potenza della NATO.

Per sottostare ai capricci di un Presidente, che fino a ieri suonava nudo in TV, alla sua strumentalizzazione da parte di un’Europa corrotta e mafiosa, gli italiani non devono sacrificare i risparmi, i sogni, la salute.

Ancora sacrifici per gli italiani

Abbiamo già pagato – stiamo ancora pagando – gli effetti della crisi causata dal COVID-19 e dall’imbarazzante e criminale gestione dei governi Conte e Draghi e l’Italia non può più permettersi altri sacrifici. Se crollasse l’Occidente, crollerebbe il mondo intero, a vantaggio di poche oligarchie europeiste e atlantiste, che inculcheranno nelle menti deboli l’idea secondo cui “la salute va concessa solo a chi può permettersela”.

Non paghiamo noi per tutti

Giusto pretendere che la questione ucraina si risolva con una pace vera e duratura che soddisfi ambo le parti, ma non deve essere l’Italia a pagarne lo scotto. Dovendo scegliere tra la pace e la salute, è implicito che il sistema attuale non funzioni, come peraltro già ampiamente dimostrato. Se questa scelta continuamente veicolata da personaggi – politici, giornalisti, influencer – che, con i piedi al caldo, chiedono o pretendono altri sacrifici è chiaro che il sistema è sempre orientato ad evolversi in una netta distinzione tra ricchi e poveri, tra intoccabili e sacrificabili, ovvero in un’evoluzione inaccettabile.