Ferragnez e la beneficenza pelosa

Ferragnez e la beneficenza pelosaFerragnez e la beneficenza pelosa – Il caso Ferragni-Balocco ha scoperchiato un vaso di Pandora.

Secondo l’Antitrust, la nota imprenditrice digitale idolo di gatte morte di mezza età e ragazzine in cerca di identità, avrebbe abusato di una campagna benefica come pubblicità ingannevole assieme all’azienda Balocco.

Intascati i soldi della beneficenza

Entrambi dovranno rispondere del presunto illecito ed essere multati con ammenda da quasi 1 milione e mezzo di euro. Il caso riguarda il commercio di panettoni griffati con sovrapprezzo esorbitante, che doveva essere usato per un’iniziativa benefica, ma che invece, stando alle prime indagini, sarebbe finito nelle tasche dell’azienda della Ferragni.

Al di là della presenza o meno di illeciti, la cui determinazione spetta a chi di dovere, spostiamo il focus sull’uso e abuso mediatico della beneficenza.

Vero è che la pubblicizzazione delle iniziative benefiche compiute da attori, cantanti, sportivi ed altri soggetti, contribuisce a diffondere le iniziative con conseguente aumento delle donazioni. In questo caso, è logico pensare che chi fa beneficenza pubblica lo faccia davvero in modo disinteressato, in quanto nello spettacolo come nello sport l’immagine pubblica è già costruita dal tipo di attività svolta e la beneficenza fa onore a chi lo compie.

Tutti i dubbi sugli influencer

Sugli influencer invece il discorso cambia radicalmente e si pone il dubbio: al netto della buona fede, chi fa della propria immagine un lavoro e propone iniziative benefiche vendendo un prodotto, lo fa davvero in modo moralmente disinteressato o utilizza la beneficenza come investimento su sé stesso in modo da incrementare visualizzazioni e quindi introiti?

Il caso Ferragni è un chiaro esempio di come la beneficenza si trasformi in un’ottima trovata pubblicitaria.

Complice il giornalismo nostrano, chi ostenta la propria ricchezza sui social e di rimbalzo sui giornali, difficilmente può essere preso sul serio quando si getta nella beneficenza – vedi il caso di aiuto agli indigenti a Milano in Lamborghini – minando l’effettiva volontà di dare una mano a chi ha bisogno.

Cala il sipario sui Ferragnez?

I Ferragnez, come molti altri personaggi da social network, rappresentano la decadenza della società che vorrebbe vivere la vita dei VIP, osannando taluni personaggi senza arte né parte.

Ad oggi, un primo scampolo di rivoluzione, culturale in primis, sarebbe ignorare simili personaggi che sono attori di un sistema degradante e degradato.

Lorenzo Gentile