Il trans espulso dalla confraternita femminile: ha continue erezioni

Il trans espulso dalla confraternita femminile: ha continue erezioniIl trans espulso dalla confraternita femminile: ha continue erezioni – “Ha erezioni continue quando ci guarda” È questa la denuncia delle studentesse della confraternita contro Artemis Langford, un ragazzo transgender che studia all’Università del Wyoming ed è entrato a far parte della confraternita di ragazze Kappa Kappa Gamma.

E così vivere nelle confraternite da usanza tipicamente statunitense è diventata una vera e propria battaglia legale, a causa della condotta, precisamente delle “reazioni”, del trans che non sono sfuggite alle studentesse.

Per questo motivo, la confraternita KKG dell’università del Wyoming ha deciso di fare causa all’ateneo perché ha costretto le ragazze a vivere con Artemis Langford che si identifica come transgender.

Erezioni continue

Peccato che il suo identificarsi come donna non sia riuscito ad evitare situazioni a dir poco imbarazzanti per non dire sconcertanti come apparire più volte eccitato, mentre guarda le giovani donne della casa.

“Ha erezioni continue, mentre ci guarda – denunciano le giovani – e lo vediamo perché indossa sempre i leggins”.

Una situazione che fa sentire le ragazze violate e non al sicuro e, secondo loro, la colpa è proprio di chi ha deciso di far entrare Artemis nella loro confraternita.

Comportamenti disturbati

Ma al peggio non c’è mai fine: infatti, secondo quanto riferiscono le giovani, il trans avrebbe anche scattato foto delle ragazze mentre dormivano e una notte si è rifiutato di uscire di camera di alcune di loro, perché ancora non si erano addormentate.

Le ragazze tengono anche a precisare ai media locali di non aver nessun tipo di pregiudizio contro i trans, in quanto il loro problema è proprio contro Artemis. “Più che transgender, sembra un uomo che fa finta di esserlo per poter vivere con delle donne. Ogni sguardo e ogni azione ci mettono in soggezione, ci sentiamo vittime di violenza e abbiamo paura di stare in casa”.

Una situazione che ricorda altri casi, alcuni dei quali, degenerati nel peggiore dei modi come alcuni degli episodi segnalati negli ultimi tempi dal sito Women are human.

Nelle carceri è emergenza continua

Nel 2021, negli Stati Uniti, il Fronte di liberazione delle donne aveva riferito che, a luglio, un detenuto nel carcere femminile della California centrale – ai sensi della legge SB132 – aveva violentato diverse detenute lasciando almeno una di loro incinta.

Si tratta di Richard Masbruch, arrestato per violenze sessuali plurime.

In Costa Rica, Nataly Monge Brenes, a 22 anni, era stato condannato per abuso sessuale a danno di un minore. L’uomo, una volta arrivato nel carcere femminile, aveva iniziato a macchiarsi di bullismo e tentata violenza.

Nel Regno Unito — Stephen Terence Wood, di 52 anni, era stato arrestato nel 2017 per furto con scasso e il brutale accoltellamento di un vicino di casa di 66 anni anche con precedenti per reati contro i minori. L’ uomo, oggi Karen White, a pochi giorni dal suo trasferimento in un carcere femminile, aveva aggredito sessualmente quattro detenute.

L’esempio scozzese

In Scozia il ministro della Giustizia scozzese, Keith Brown, ha sostenuto che le donne trans che si sono macchiate di violenze sessuali contro altre donne non potranno essere detenute in carceri femminili.

L’annuncio del ministro è stato fatto dopo giorni di discussioni legate al caso di una donna trans, Isla Bryson, giudicata colpevole di due stupri compiuti prima di iniziare la transizione.

Rita Lazzaro