La Ferragni cade sugli incendi

La Ferragni cade sugli incendiLa Ferragni cade sugli incendi – Sicilia in fiamme: dall’isola si alzano fuoco e fumo, ma la Ferragni ne fa allegramente coreografia per selfie.

Dalla barca, la nota influencer guarda la terra arroventata, lei, del resto, non fa parte di quella parte di mondo che brucia.

La meravigliosa vita di Chiara è così: ti dico cosa dire, cosa fare, cosa vestire, cosa mangiare, mentre resto a guardarti bruciare.

Buccia di banana

Esistono limiti di buon gusto che non si devono oltrepassare. Presentarsi in Lamborghini tra i senza tetto di Milano, inscenando una Pietas da essere superiore, non è generosità, ma mera strategia dell’apparire. Fotografarsi al sicuro là dove le fiamme non possono arrivare ha la stessa valenza priva di empatia, di uno straccio di sentimento, è scadere nel peggio, nel volgare.

Chiudere il recinto a buoi scappati

L’infelice uscita di Chiara “Sono disposta a dare una mano alle istituzioni, qualora glielo chiedessero, per fare fronte ai problemi dell’isola… “ dimostra il basso livello di una pseudo superiorità nei confronti della gente che l’ha resa ricca e famosa.

Esattamente come il piccione a cui dai il cibo da beccare e poi si alza in volo e non si fa problemi a cagarti in testa senza una ragione. La differenza è che il piccione non è senziente, ma la Ferragni sì… O forse no?

La querelle estiva

Inutile moralizzare sulla questione, il popolo bue si divide comunque in due: detrattori e difensori. Il buon gusto, la buona creanza non sono noti a tutti e bisogna farsene una ragione. Bisogna, però, capire e far capire che questi personaggi sono lo specchio di una classe politica che solo in democrazia può esistere, legiferare, governare.

Un panorama desolante

Dagli Stati Generali di Giuseppe Conte, ai vecchi strilli e odierni voltagabbana di Giorgia Meloni, passando per le strambe particolarità dei bisogni della Schlein e i suoi consulenti d’immagine, questa è quanto di meglio l’Italia ad oggi è in grado di produrre.

Fa specie che ci accapigli per le bambinate di Chiara, certamente un’esca, un’arma di distrazione di massa, come fu per i sacchetti a pagamento al supermercato, per far passare in sordina qualche provvedimento che incenerisca una volta per tutte non solo la Sicilia ma tutto il Bel Paese.

Lorenzo Gentile