La Mare Ionio torna nelle acque del Mediterraneo: la farsa ricomincia – L’intervento ambiguo in mare così come in politica non esiste. Di fatto ogni nave ONG che attraversa le acque del Mediterraneo dall’Africa all’Italia è in missione certa e ogni governo che non si assume l’onere di mettere fine alla migrazione incontrollata è in missione certissima per conto di alti poteri politici e finanziari internazionali che mirano alla distruzione della Nazione.
Il business ONG
Le ONG sono associazioni a scopo di lucro che fingono un braccio di ferro con i governi – sinistra o destra è totalmente indifferente – palesemente asserviti. Per gli scafisti – questo sono le ONG – trattasi di mero tornaconto, per i governi trattasi invece di mantenimento di accordi economici personali o, peggio, di ricatti politici.
Funzionali alla propaganda
Il cane si morde la coda, preso a calci dal padrone che di tanto in tanto concede un osso da rosicchiare. Le ONG mordono, il governo piega l’orgogliosa baldanza preelettorale tra le zampe. Chi tira le fila di questi burattini ha scritto un copione che non ammette variazioni, come a dire che chi vuole recitare nello spettacolo – ossia governare – deve imparare a memoria ed eseguire senza fiatare.
Il problema di fondo
A conti fatti il ragionamento non fa una piega, altrimenti avremmo visto il famoso profilo delle nostre navi da guerra e tutto il resto della sceneggiatura militare in mare aperto e invece…
L’italiano medio deve capire che l’attuale sistema politico – non il governo in sé, ma il sistema democratico – che egli stesso avalla con le votazioni, non assolve alla sua funzione.
In una Babilonia democratica che si regge solo sul Dio denaro, “diventata dimora di demoni, rifugio di tutti gli spiriti immondi, rifugio di ogni uccello impuro e ripugnante” non ci sono speranze. Solo un’Apocalisse – una Rivelazione – può aprire gli occhi a chi si ostina a non vedere e non capire cosa stia accadendo.
Secondo il copione dei burattinai “Andrà tutto bene” e dobbiamo essere buoni ed accoglienti poiché vivremo tutti come fratelli… Anche “Caino e Abele vivevano come fratelli. Caino in particolare” – A. Baljak
Cristian Borghetti