Netflix: a un afroamericano la parte di Annibale

Netflix: a un afroamericano la parte di AnnibaleNetflix: a un afroamericano la parte di Annibale – Prima il greco Achille nero e gay, ora Annibale il cartaginese: Netflix distorce la verità storica secondo cui famosi condottieri del passato di razza bianca possano o, peggio, debbano essere rappresentati da protagonisti di razza africana, nera.

Il senso di stravolgere i fatti

Nota l’etnia bianca e semita del generale che condusse i suoi soldati alla vittoria su Roma a Canne, senza togliere merito alcuno a Denzel Washington, attore designato per la parte, la domanda è: perché africanizzare i personaggi storici? Nel caso in questione, potremmo leggere tra le righe una folle intenzione di imporre l’egemonia nera sul modello BLM contro l’Italia bianca e romana.

Troppo azzardato? Evidentemente no.

Netflix e Disney guidano la propaganda Woke

Questo è ciò che accade nel mondo moderno o, meglio, con la rovina del mondo moderno, iniziata proprio con la caduta di Roma, e che continua inesorabile.

I paladini della cultura woke e LGBT stanno tentando un’inversione storica per legittimare un potere nero e omosessuale, per imporre un’era a venire in cui non esisteranno più razze o sessi definiti con le catastrofiche conseguenze del caso.

Siamo all’assurdo

Revisionismo non significa manipolare l’opinione pubblica facendo leva sul sentimento che copioni e attori possono scatenare, bensì, approfondendo i fatti storici accaduti, fornendo prove reali, frutto di anni di ricerca e dedizione, spesso subendo la persecuzione dei parrucconi depositari dello status quo.

Il revisionismo storico è, infatti, giudicato pericoloso, poiché riporta alla realtà ciò che proprio le pellicole cinematografiche hanno invertito per decenni ad uso e consumo degli interessi dei soliti noti.

Se la maggior parte delle coscienze crede ciecamente nella storia riscritta nelle pellicole Hollywoodiane o made by Netflix, non stupiamoci se dovessimo incontrare un egregio signore in tuta stellare, con frangetta e orecchie a punta, tra le corsie di un qualche supermercato.

Cristian Borghetti