Pioggia di vitalizi per i 5 stelle

Pioggia di vitalizi per i 5 stellePioggia di vitalizi per i 5 stelle – La metamorfosi dei 5 Stelle da movimento anticasta di ferro a membri organici del sistema è compiuta.

Gli ex parlamentari assunti a Montecitorio

Roberto Fico, il deputato che prendeva l’autobus, ha rivendicato ed ottenuto, in qualità di ex Presidente della Camera, di beneficiare per altri cinque anni di tutte le prerogative spettanti, ovvero un lussuoso ufficio a Montecitorio, oltre ad un corposo staff di collaboratori, ovviamente a spese dei contribuenti.

Poi è arrivato il contentino per gli ex parlamentari grillini che, a causa della norma statutaria del doppio mandato, non hanno potuto ricandidarsi: secondo un’indiscrezione, infatti, sarebbero in procinto di essere assunti dal gruppo parlamentare del M5S.

70 mila euro per Crimi e Taverna

Un privilegio – retribuzione di 70 mila euro l’anno – spetterebbe ora a Vito Crimi e a Paola Taverna, due trombati di lusso del gruppo grillino, che per un decennio hanno dato sfoggio istituzionale della loro completa inutilità politica in perfetto stile pentastellato.

Per il partito di Giuseppe Conte questi due elementi continuano ad essere essenziali, ecco perché non potendo essere rientrare dalla porta principale, sono fatti passare dalla finestra. Lo stipendio delle due pedine importanti sarà anch’esso a carico dei contribuenti italiani, in barba ad ogni logica di risparmio e tagli dei privilegi.

Un tempo erano per l’abolizione dei vitalizi

Pensare che Crimi, Fico, Taverna e compagnia avevano esultato, solo 1000 giorni fa – meno di tre anni – per l’abolizione dei vitalizi ai parlamentari. Ora è appurato che il loro era solo un grande bluff, montato ad arte per raggirare i cittadini. Chi non ricorda la sceneggiata orchestrata sul tetto di Montecitorio, dove imbastirono una protesta posticcia, in pieno stile rivoluzionari di cartone?

Cosa resta dei 5 Stelle?

Non rimane che aspettare e vedere quanti altri ex parlamentari grillini busseranno alla porta di Conte per pretendere un incarico d’oro, pur di non restare disoccupati e ovviamente a scapito degli italiani che dovranno continuare a mantenere il carrozzone a 5 Stelle per anni. Certo, non si può eccepire nulla in fatto di principio al partito ideatore, promotore e fautore del reddito di mantenimento per nullafacenti.