Sempre più europei contrari all’immigrazione

Sempre più europei contrari all’immigrazioneSempre più europei contrari all’immigrazione – L’ideologia immigrazionista del multiculturalismo ad ogni costo, e dello snaturamento forzato della civiltà europea in favore della società multirazziale, sta notevolmente regredendo e lasciando il posto ad una visione più realistica delle cose. In tutta Europa, a causa dell’immigrazione selvaggia ed incontrollata, aumentano in maniera preoccupante caos sociale, degrado e violenza. Si stima che siano circa 900 le “No go areas”, ossia interi quartieri o zone di città europee in cui, causa la quasi esclusiva presenza di extracomunitari, è pericoloso – se non impossibile- per un cittadino addentrarsi.

L’immigrazionismo

Una situazione drammatica che, malgrado i proclami buonisti e miopi della sinistra, sta emergendo prepotentemente. Nessuno può più fare finta di niente, tanto più davanti agli ultimi fatti di cronaca. Il caso Soumahoro è emblematico circa la realtà che si nasconde dietro l’immigrazionismo. Un anelito ipocritamente umanitario sottende, invero, un business miliardario, spesso perpetrato ad opera degli stessi immigrati ai danni di propri connazionali; tutto nel nome dello sfruttamento di esseri umani al fine dell’arricchimento.

L’opinione pubblica reagisce

Per giunta, le popolazioni di tutti gli stati dell’UE sono ormai stanche e contrarie alla presenza di stranieri indisciplinati, violenti ed irrispettoso, che non hanno alcuna voglia di integrarsi nè tantomeno di ottemperare alle leggi ed alle regole del senso civico. Ne deriva una temperie esplosiva, cui si aggiungono forti conflitti tra i vari governi, ciascuno proteso a limitare i danni nel proprio territorio ed a limitare i danni dell’immigrazione selvaggia.

D’altronde, l’Europa è ormai ad un bivio. Se non ci sarà un imponente sollevazione contro il dogma immigrazionista, finalizzata ad invertire la tendenza dell’invasione, il Vecchio Continente – come lo conosciamo – sarà presto un lontano ricorso, sostituito da una nuova sotto cultura della violenza e dell’inciviltà trionfante.