Soumahoro vestiti firmati e foto Hot con i soldi dei migranti

Soumahoro vestiti firmati e foto Hot con i soldi dei migrantiSoumahoro vestiti firmati e foto Hot con i soldi dei migranti – Il caso di Abubakar Soumahoro non smette di infittirsi ed arricchirsi di particolari tanto scandalosi quanto attesi.

Nel corso dell’indagine per la gestione illecita delle cooperative di famiglia, gestite dalla moglie e dalla suocera dello stesso Soumahoro, è emerso che oltre 2 milioni di euro sarebbero stati spesi per abiti di lusso, per acquistare un resort in Africa e finanche per pagare servizi fotografici erotici.

Tutti vestiti firmati

Lo scandalo che ne è sorto è sotto gli occhi di tutti, tanto che Soumahoro è stato costretto a dimettersi dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra.

Ma proprio mentre il deputato veniva eletto in parlamento, la moglie e la suocera conducevano una vita di lusso, a spesse dello stato ed utilizzando i soldi destinati alle coop.

A pagarne le conseguenze dirette erano gli stessi immigrati che Soumahoro millantava di voler difendere e per i quali, più e più volte, si era esibito in scene al limite del ridicolo, al solo scopo (evidentemente ipocrita) di dimostrare di avere a cuore unicamente le sorti dei suoi connazionali.

Scoperti gli altarini

La verità è che tutta la famiglia Soumahoro, proprio a scapito di altri immigrati africani, ha fatto la bella vita, dilapidando milioni di euro di denaro pubblico.

Soumahoro, intanto, pur espulso dal suo partito, siede ancora sugli scranni di Montecitorio e continua a pontificare in tema di presunto dovere di accoglienza. Un’accoglienza che, per lui, significa esclusivamente business ed affari.

Questo caso non è che la riprova di ciò che affermiamo da sempre. E cioè che l’immigrazione incontrollata – oltre che uno strumento politico per imporre la società multirazziale e la sostituzione etnica – non è che una trovata finanziaria che frutta milioni per tutti coloro che ci sguazzano e che continuano a favorirla, coprendosi dietro il velo moralistico dell’aiuto umanitario.

Giustino D’Uva