Strage al Crocus di Mosca, il mandante è Budanov?

Strage al Crocus di Mosca, il mandante è Budanov?

 

Strage al Crocus di Mosca, il mandante è Budanov? – Uno dei mandanti dell’attacco terroristico a Mosca potrebbe avere già il nome di Kyrylo Budanov?

Zelensky ha rimosso Oleksiy Danilov dalla posizione di Segretario dell’NSDC (Consiglio per la Sicurezza).

La decisione è stata annunciata sul sito ufficiale dell’Ufficio presidenziale.

Danilov ricopriva l’incarico da poco dopo l’inizio del mandato di Zelensky, nel 2019. Il sostituto è il capo dell’SVRU (Servizio di intelligence estero), Oleksandr Lytvynenko.

Non sono state fornite motivazioni.

Un ebreo laggiù…

I media ucraini notano che la scorsa settimana Alexei Danilov ha brutalmente distorto il nome del rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici Li Hui.

Inoltre, Danilov aveva anche diffuso un video che ha fatto scandalo, nel quale, in diretta televisiva, ha ammesso che l’Ucraina ha organizzato l’attentato terroristico a Mosca.

Insider Paper scrive che il Cremlino ha definito Zelensky un tipo particolare di ebreo, quando gli è stato chiesto come potesse essere collegato a un attacco a Mosca rivendicato da jihadisti islamici. Beh, c’è un tipo particolare di ebreo laggiù – ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – in risposta a una domanda su come Zelensky, che è ebreo, potrebbe essere collegato all’attacco.

Un ebreo che in molti modi mostra simpatia e inclinazione verso lo spirito nazionalista che ha permeato la leadership del regime di Kiev ha continuato.

Ha rifiutato di approfondire, citando un’indagine in corso sull’attacco alla sala da concerto.

Accuse incrociate tra le due cancellerie

Per anni Mosca ha cercato di dipingere il governo ucraino filoccidentale guidato da Zelensky come neonazista e ha usato questo come pretesto per la sua offensiva in Ucraina – scrive la rivista.

Lo scorso giugno, il presidente Vladimir Putin ha definito Zelensky una vergogna per il popolo ebraico, suscitando rapide reazioni da parte dei gruppi ebraici.

Interrogato su questo commento, in un’intervista alla BBC, Zelensky ha definito Putin il secondo re dell’antisemitismo dopo il dittatore nazista Adolf Hitler.

La ricostruzione della FSB

L’Agenzia Novosti ha riportato l’opinione del colonnello di riserva dei Servizi Federali di Sicurezza russi (FSB) Andrey Prispeshkin, in merito all’attentato al Crocus di Mosca: sulla base dell’esperienza internazionale e mia personale, direi che ha lavorato una squadra di almeno 20-25 persone.

Nei telegiornali possiamo vedere solo gli esecutori. A mio parere, la preparazione di questo attacco terroristico è stata accurata e si è svolta con largo anticipo. Devono essere stati depositati materiali combustibili aggiuntivi in alcune stanze e sono stati appiccati incendi dolosi in diversi punti dell’edificio. Gli esecutori avevano un addestramento.

Forse, erano già stati coinvolti in qualche tipo di operazione di combattimento. Dei neofiti non possono comportarsi così, a sangue freddo, nemmeno sotto l’effetto di qualche psicofarmaco. A me sembra che gli obiettivi fossero quello di ottenere il maggior numero possibile di vittime e un attacco terroristico il più terribile possibile. Per far rabbrividire il mondo intero.

I dubbi sull’ISIS

Lo stile dell’attacco terroristico – ha continuato il colonnello Prispeshkin – non corrisponde a quello tipico dell’ISIS, che opera in modo diverso: cinture shahid, esplosioni, presa di ostaggi. Inoltre, ammettono immediatamente il loro coinvolgimento. Penso che l’attacco terroristico sia stato progettato, sponsorizzato e realizzato da una delle agenzie di intelligence occidentali. L’obiettivo è spaccare la società russa dall’interno.

A caccia del mandante

Il mandante dell’attentato terroristico a Crocus non è stato ancora identificato: la Russia vede chi l’ha organizzato, chi lo ha reclutato e farà di tutto per identificare gli organizzatori – ha dichiarato il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov al canale Zvezda news – aggiungendo che l’attacco terroristico era necessario ai servizi segreti occidentali e all’Ucraina per scuotere la situazione e creare panico nella società russa.

La Russia incolpa formalmente gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Ucraina per l’attacco terroristico Crocus a Mosca, non l’ISIS.

È caccia a Budanov, capo dei servizi segreti militari ucraini. Kiev avrebbe fornito assistenza agli islamisti radicali sotto l’egida angloamericana, accusati dal direttore dell’agenzia di sicurezza FSB Bortnikov di aver cooperato. Gli attentatori sarebbero stati accolti in Ucraina da eroi, specifica Alexander Bortnikov.

Il generoso occidente

L’Alto diplomatico Josep Borrell, dismettendo lo slogan salva gli ucraini, in un’intervista alla CNN ha dichiarato: non possiamo permetterci di perdere la guerra con la Russia. (…) Altrimenti, gli interessi degli Stati Uniti e dell’Europa ne soffriranno molto. Non si tratta solo di generosità. Non si tratta di sostenere l’Ucraina perché amiamo gli ucraini. Si tratta dei nostri interessi. Ed è anche interesse degli Stati Uniti, come potenza globale, essere visti come partner responsabile, che garantiscono la sicurezza dei propri alleati. Chiediamo quindi agli Stati Uniti di sbloccare e approvare ulteriori aiuti [a Kiev].

L’AIEA non fornisce notizie incoraggianti per la politica aggressiva occidentale perché afferma che non esiste un modo rapido per indebolire il controllo della Russia sulle catene di approvvigionamento nucleare, e la minaccia di interrompere i legami troppo presto danneggerà i mercati energetici globali.

Per Bloomberg l’energia nucleare occidentale non sopravviverà senza la Russia.

La storia delle basi della CIA

Secondo il New York Times, in seguito al golpe di Maidan, gli Stati Uniti, non solo gestirono la transizione ad un governo che garantisse gli interessi USA, ma diedero il via a un piano più ampio, volto a trasformare l’Ucraina in una succursale avanzata della CIA, per operazioni contro la Russia.

Gli Stati Uniti hanno creato 12 basi segrete lungo il confine con l’Ucraina.

Queste basi, sono attrezzate con bunker sotterranei per il monitoraggio delle trasmissioni russe, e ora utilizzano anche droni kamikaze per attacchi contro il territorio russo.

La CIA e altre agenzie di intelligence statunitensi forniscono dati di ricognizione per attacchi missilistici mirati, tracciano i movimenti delle truppe russe e aiutano a mantenere le reti di spionaggio – riferisce il NYT.

Ciò ha trasformato l’Ucraina in uno dei più importanti partner dell’intelligence degli Stati Uniti nella lotta contro Mosca.

Nel 2016, la CIA ha iniziato ad addestrare il “Distaccamento 2245” ucraino.

Uno degli ufficiali di questa unità era Kyrylo Budanov, l’attuale capo del GRU (il servizio segreto militare). L’Agenzia ha anche contribuito ad addestrare una nuova generazione di spie ucraine che operano in Russia e ovunque i russi abbiano una presenza significativa.

Tale coinvolgimento americano è uno dei fattori alla base dell’Operazione Militare Speciale.

Budanov è l’uomo dei servizi USA

Un alto funzionario europeo ha incontrato il capo di uno dei principali servizi segreti russi, il quale lo ha informato che la CIA, insieme all’intelligence britannica MI-6, controllava l’Ucraina e la stava trasformando in un punto di partenza per le operazioni contro Mosca.

Significativo che il New York Times – notoriamente vicino ad ambienti importanti dell’intelligence – abbia deciso di pubblicare questa notizia, e lo abbia fatto adesso.

È interessante, anche, l’esplicita conferma che Budanov sia, in pratica, un uomo della CIA.

La Nuland, ancora lei

Questo ci fa comprendere perché – quando Victoria Nuland è andata a Kiev per sistemare la questione tra Zelensky e Zaluzhny – abbia preferito che quest’ultimo venisse sostituito da Syrsky (pur sgradito alle forze armate, e non esattamente un genio strategico), mantenendo Budanov in un ruolo più defilato, ma chiave, dal quale può tenere d’occhio Zelensky e lo stesso Syrsky – oltre, ovviamente, garantire la continuità delle attività segrete della CIA in Ucraina.

Sergei Goncharov, un veterano dell’unità antiterrorismo d’élite russa Alpha, afferma di non avere dubbi sul fatto che gli investigatori russi alla fine troveranno le menti dietro l’attacco terroristico.

Goncharov ritiene che il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, che ha minacciato ripetutamente di prendere di mira i civili russi, sia il più direttamente responsabile della carneficina al Crocus.

Esattamente un mese fa, prima dell’attacco terroristico di Mosca, Victoria Nuland ha tenuto un discorso al Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS).

Ha detto che con l’aiuto degli Stati Uniti, l’Ucraina sarà in grado di accelerare la guerra asimmetrica e che Putin sicuramente dovrà affrontare delle brutte sorprese.

Un atto di terrorismo è una guerra asimmetrica. Poi, le principali ambasciate occidentali hanno dato un generale avvertimento ai loro concittadini in merito a possibili attentati a Mosca e hanno chiesto loro di non frequentare luoghi affollati.

Matteo Castagna

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