Donne islamiche nei recinti, i ciechi e sordi nostrani

Donne islamiche nei recinti, i ciechi e sordi nostrani

 

Donne islamiche nei recinti, i ciechi e sordi nostrani – Parafrasando un proverbio africano, si può pensare che ogni giorno un progressista si svegli al mattino sapendo che deve sparare una minchiata siderale più grossa di una detta da un altro progressista il giorno prima.

Ricordate gli stivali?

L’onorevole Soumahoro, idolo fino a pochi mesi fa della sinistra radical chic, è finito nel dimenticatoio dei suoi ex amici, che hanno dovuto assistere allo smantellamento giudiziario della sua famiglia.

E allora l’onorevole Soumahoro, con il chiaro intento di raggranellare voti, ha proposto che la festa del fine Ramadan sia inserita nel novero delle festività nazionali.

Dopo la boutade dell’onorevole con gli stivali, occorre per quanto mi riguarda fare qualche considerazione in merito.

Cosa ha detto Mattarella

Le dichiarazioni del presidente della repubblica non mi trovano per niente d’accordo.

Mattarella ha riferito che la libertà religiosa serve per la pacifica convivenza tra i popoli e trova il suo fondamento nella carta dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite.

Si è dimenticato di dire una cosa: nei diritti dell’uomo appunto, non delle donne sicuramente.

Vedere le immagini delle donne islamiche rinchiuse in recinti e separate dagli uomini avrebbe dovuto sollecitare lo sdegno delle non una di meno, delle onorevoli della sinistra, dei sindacati.

E invece nulla. Tutti zitti, vergognosamente silenti.

Femministe distratte?

Dove siete? Parlate di diritti umani e tollerate questi scempi?

Parlate di violenza morale e patriarcale e non una parola spesa per queste scene?

Dire che la sinistra sia vergognosa è ancora farle complimenti.

Sono in ritirata caporettiana su tutta la linea. La loro sbandierata superiorità morale è stata sbugiardata dalle procure piemontesi e pugliesi, dove le inchieste su malaffare e criminalità organizzata li hanno messi all’angolo a leccarsi le ferite.

La politica soporifera

Mi ha irritato non poco la mancanza di posizione della sinistra in merito a ciò che hanno fatto vedere i giornali e anche questa destra a trazione meloniana non morde abbastanza rispetto alle promesse elettorali.

D’altronde le onorevoli di sinistra si muovono compatte solo quando c’è da attaccare l’uomo bianco eterosessuale patriarcale, ma nulla da dire quando la violenza viene perpetrata da stranieri perché pare che l’equazione violenza + straniero porti al risultato di attenuazione ed ovattazione della fenomenologia comportamentale della brutalità.

Questa non è integrazione: è sottomissione culturale.

Presagio di sventura era stata Oriana fallaci: l’islam è il Corano, e questo è in assoluto contrasto con i valori delle nostre democrazie e i diritti umani. Alcuni però non vedono, ignorano o fanno finta di non capire o sentire. Sordi e ciechi appunto.

Maurice Garin

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