Elezioni Molise: minestra riscaldata

Elezioni Molise: minestra riscaldataElezioni Molise: minestra riscaldata – In Molise si è appena conclusa l’elezione per il rinnovo del Presidente della Giunta e dei componenti del Consiglio regionale.

Il centrodestra ha vinto nettamente, riproponendo esattamente la coalizione uscente, al netto del precedente Presidente.

Quasi tutta la maggioranza della passata legislatura, infatti, è stata rieletta, per cui il prossimo governo regionale sarà esattamente identico a quello pregresso.

Sinistra allo sbando e bassa affluenza

Per cui quello che è emerso da queste elezioni non è tanto la vittoria della coalizione di destra, (che pure è una minestra riscaldata e stantia); quanto, piuttosto, 2 elementi cardine dell’intera competizione: cioè la bassissima affluenza, attestatasi su poco più del 47%, ed il clamoroso tonfo della coalizione progressista.

Debacle M5S

L’accozzaglia PD – 5Stelle, infatti, non ha pagato. Al contrario, il partito di Grillo ha avuto un esito disastroso, passando dal 32% di 5 anni fa al 6 % di oggi.

Ed il PD non ha di certo sfondato, in linea con il progressivo declino rilevato a livello nazionale.

Segno che, da un lato, l’unione tra PD e 5 Stelle non funziona; al contrario, lo snaturamento dei grillini – da movimento antisistema a partito di establishment – non ha fatto altro che allontanare l’elettorato, deluso e tradito da tutti i punti di vista.

Il PD nella torre d’avorio

Dall’altro lato c’è che i finti progressisti, completamente dediti alla tutela dei diritti civili e ben poco interessati alla difesa dei diritti sociali, oramai sono completamente distaccati dalla realtà, tanto che i loro elettori si astengono o votano altrove.

I mali molisani

Per altro verso, il dato dell’altissima astensione fa capire che i molisani non si sentono affatto rappresentati, né tantomeno hanno fiducia nella politica locale.

Il Molise, infatti, è una regione dalle tante potenzialità, che tuttavia sta finendo vittima di uno spopolamento progressivo ed inesorabile.

Tale calo demografico, unitamente alla pressoché totale assenza di sbocchi occupazionali per i giovani, porterà presto al collasso sociale ed economico.

Di questa situazione, ovviamente, sono responsabili i politici regionali, che ora gongolano, ma che presto finiranno vittime delle proprie – scellerate – decisioni.

Giustino D’Uva