+Europa contro la Sacra Famiglia – Il bello delle tradizioni è che possono cambiare, recita l‘ultimo slogan di +Europa, il partito boniniano che incarna l’evoluzione ultima del peggior liberalismo.
Una foto oscena
La foto ritrae la Sacra Famiglia ridipinta secondo i deliri progressisti, dal Bambinello con un’altra etnia, alla famiglia omogenitoriale.
Manca solo Gesù abortito o Giuseppe con la maria (non la Madonna) e le treccine.
Se è vero che il mantenimento e il rapporto con le tradizioni varia nel tempo, a seconda del contesto sociale, scientifico e culturale in cui si trova, è però vero che le tradizioni in quanto tali non possono modificarsi nel contenuto, perché altrimenti non sarebbero più tali.
Europeismo unico dogma
E proprio +Europa, che ha fatto dell’europeismo una vera e propria religione, considera la UE come un dogma inviolabile e immutabile, esente da ogni critica.
Cosa accadrebbe se al posto di Gesù, Giuseppe e Maria mettessero qualche personaggio del Corano? Sicuramente i meno radicalizzati protesterebbero e il partito farebbe subito marcia indietro, scusandosi per aver offeso un’altra cultura.
Ma potrebbe anche accendere qualche miccia, come già accaduto in questi anni.
I cavalli di battaglia di +Europa
+Europa testimonia proprio come il cambiamento sia dannoso: il partito come detto rappresenta il liberalismo estremo, ma al contempo viola i tre principi cardini di quell’ideologia. Il diritto alla vita, per motivi che è inutile ricordare; il diritto alla libertà, rimodulandolo a piacimento e subordinando di fatto l’individuo alle leggi di mercato; il diritto alla proprietà privata, che è minacciato più dall’Unione Europea che da un’altra unione terminata più di tre decenni fa.
Snaturare le tradizioni le uccide, ma questo i neoliberali sembrano non averlo capito o, peggio, sembrano volere proprio questo.
Lorenzo Gentile
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