I disvalori

I disvaloriI disvalori – Ho letto su un quotidiano che una studentessa, non ammessa all’ esame di stato perché insufficiente in 5 materie, ha fatto (ovviamente i genitori) ricorso al tar che, con un provvedimento, ha congelato il provvedimento scolastico permettendo alla furba giovane di poter sostenere l’esame di maturità.

Questo mi porta a due considerazioni.

La prima è che denaro e conoscenze possono sempre tutto.

La seconda mi porta a dire che la meritocrazia scolastica e il rispetto degli insegnanti sono ormai sepolti.

Sono numerosi gli episodi di professori malmenati od oggetto di vessazioni o minacce da parte di teppisti scolastici supportati pure dai loro genitori (si dovrebbero chiamare genitali).

Devo riesumare un passato che credevo ormai sepolto.

Gli attuali intellettuali di sinistra, nel ‘68 erano giovani ventenni che, dopo le okkupazioni, si sono inventati, nelle università, il 18 politico e gli esami di gruppo. Esami dove uno sosteneva la prova e altri dieci condividevano il voto con lui.

Questa mega minchiata, sostenuta dal finto vento rivoluzionario ha fatto in modo che i furboni, smesso l’eskimo, indossassero il blazer blu con la cravatta ed occupassero, con una blitzkrieg idealista, i gangli del potere politico, amministrativo e giornalistico, gettando poi le basi per una classe dirigente che, per buona parte, fosse fortemente impreparata con i problemi gettati di riflesso sul paese.

La Scuola

Credo che la scuola debba essere educativa, formativa ed anche afflittiva ove serva.

Ora gli insegnanti hanno paura di mettere una nota per paura di trovarsi i genitori dell’allievo all’uscita della scuola per aggrediti.

Anche nella scuola gli ex sessantottini si sono riciclati con i pessimi risultati visibili agli occhi di tutti.

La meritocrazia sembra diventata un valore criptofascista perché discriminatoria.

E’ invece giusta e sacrosanta perché mai come oggi la scuola deve sfornare le nuove classi dirigenti capaci di interfacciarsi con culture economiche e politiche soprattutto provenienti da paesi che l’Europa guarda dall’ alto in virtu’ di una presunta superiorità morale ma che stanno ( come la Cina) polverizzando ogni avversario in virtu’ anche di studenti preparatissimi che diventeranno e in parte lo sono già, le future classi dirigenti del loro paese.

Formativa

Ritengo che la scuola debba formare con sacrifici e quello che si ottiene deve essere guadagnato con applicazione e dedizione e non come una regalia dovuta.

Gli insegnanti devono tornare ad essere quelle figure di riferimento di una volta incutendo, perché no, anche un certo timore reverenziale e non il punching-ball di ignoranti sfaticati.

Ricordo con un sorriso una suora che avevo alle elementari.

Era piccolina, alta come un pinguino imperiale, ma sembrava il sergente istruttore Hartmann di full metal jacket.

Nessuno fiatava o protestava perché, se fossi arrivato a casa con una nota, avresti rischiato anche pesanti ritorsioni fisiche da parte dei genitori.

 A questa suorina sarò sempre grato, perché mi ha insegnato il rispetto e la disciplina valori importanti che si stanno perdendo.

Maurice Garin