Il filo rosso che collega Firenze a Torino

Il filo rosso che collega Firenze a TorinoIl filo rosso che collega Firenze a Torino – Marzo del 2023: la sinistra italiana, nel pieno rispetto del suo spirito puramente antinazionale, non fa mancare l’ennesima dimostrazione di quello che è realmente: una marmaglia di politicanti, legati a doppio filo ai partiti istituzionali.

La piovra PD

Il PD su tutti, nelle sedi istituzionali fa il bello e il cattivo tempo, stuprando il Paese, al solo scopo di ottenere benefici personali e di partito, facendo leva su una macchina organizzativa perfettamente funzionante, per cui dal PCI di Togliatti in poi, uomini di sinistra si sono potuti insediare ovunque ai vertici della Nazione. Sovente dirigenti sindacali, CGIL in primis, ricoprono al contempo cariche politiche e cariche amministrative, in aziende, giornali ed enti pubblici.

Stravolgimento dei fatti

In questo mondo moderno assoggettato al pensiero unico, nessuno o quasi può osare contrapporsi. Così, a Firenze, un gruppo di giovani studenti di destra è stato aggredito dai collettivi rossi che, come per incanto, sono passati da aggressori ad aggrediti in men che non si dica, in una levata di grida contro il pericolo fascista, nonostante di Fascisti non vi fosse l’ombra e i ragazzi che stavano volantinando siano stati soltanto “colpevoli” di essersi difesi.

Il filo rosso che lega Firenze a Torino

Al quinto mese del governo Meloni, appena eletto il neosegretario del PD, quale miglior occasione che creare scompigli e sfilare poi in un bel corteo “antifascista”, sempre utile a plafonare opinioni e pensieri.

PD e M5S si sono posti alla testa di una inutile protesta, una farsa di quanto accadeva anni ’70, appoggiando idealmente, e forse non solo, il corteo anarchico che invece, a Torino, ha devastato la città in nome di Cospito, a danno dei torinesi barricati in casa a fare i conti su come arrivare a fine mese.

Le battaglie della sinistra

La sinistra antinazionale, protagonista di anni di soprusi contro il popolo italiano, scende in piazza per rilanciare la battaglia eterna contro il fantasma fascista e difendere il compagno del momento al 41 bis, non certo contro il carovita, le decisioni scellerate dell’intero Parlamento pro-Ucraina e anti Russia, il precariato e le pensioni da fame. Per la sinistra non esiste il diritto sociale, esiste solo il diritto che gli fa comodo sbandierare.

Il governo tace

Il grande assente è – nemmeno a dirlo – il governo con il suo Presidente del Consiglio in testa – impegnati a svolgere fedelmente l’agenda di Davos, senza volgere nemmeno uno straccio di pensiero al popolo che gli ha permesso di salire al colle.