Il mortifero progresso dei progressisti

Il mortifero progresso dei progressistiIl mortifero progresso dei progressisti – L’affermazione della Shleyn per cui il PD è un partito progressista mi ha scosso dal torpore con il quale guardavo il TG delle 13.00 inducendomi a riflettere sul fatto che la sinistra non fa altro che ciarlare di progresso, una sorta di pavloviana eredità di quella falsa e bugiarda marcia verso il sol dell’avvenir che sotto altre vesti continua a rompere gli zebedei ancora oggi.

Progresso?

Dobbiamo togliere alla sinistra la main mise su una delle parole chiave della storia dell’uomo: il progresso.

Quel progresso farlocco che i sinistri identificano con il femminismo, l’ecologismo, l’abortismo, l’inclusivismo, il divorzismo, e altre invenzioni semantiche attinenti all’omosessualismo, e che non fanno progredire ma regredire, anzi, aboliscono l’uomo: prima lo fanno afflosciare e poi svanire nei vani pensieri.

I progressisti non perseguono il progresso ma la mutazione dell’uomo in un omuncolo illuso di marciare verso il meglio, quando in realtà sta andando pieds et poings liés – proprio come i detenuti dei film americani – più prigioniero di prima, verso la schiavitù dell’inappagabilità dei desideri che assurgono a diritti ma che contemporaneamente si inflazionano e sviliscono svilendo anche l’uomo.

Sicuramente bugiardi

Bugiardi, sono solo dei bugiardi, i quali non hanno fatto altro che oltraggiare la verità.

Verità da loro cancellata per moderno decreto culturale, e sostituita con l’opinione del più forte, non di quello più muscoloso o coraggioso e meno ancora di chi detiene la verità oggettiva – perché la verità, oggi, oggettiva non è più – ma di quello che detiene quel megafono che tanto ha gracchiato scemenze e oltraggi durante le manifestazioni del Sessantotto e che adesso gracchia con insistenza che la verità non è più oggettiva ma relativa.

Ed ecco che in assenza di verità tutto si inverte:

  • un uomo non è più un uomo, può essere una donna oppure anche non sapere proprio chi essere
  • un atto d’amore lo si confonde con la foia e la foia la si liberalizza perché si ritiene che sia amore
  • ritenendo che la verità sia relativa si è cassato il senso della irrevocabilità per cui il concepimento, una volta avvenuto, lo si può anche cassare
  • e il giuramento, sia esso matrimoniale o d’onore non ha più un senso compiuto perché l’onore è stato reso una pinzillacchera dei tempi andati. E via così.
Se questo è progresso

È evidente che in questa situazione, in cui nella battaglia delle parole la sinistra è riuscita a imporre il suo concetto di progresso, stiamo rischiando l’estinzione.

Per cui, ritorniamo a nostra scienza, riappropriamoci del vero senso della parola progresso senza concedere sconti anche a quel che viene ormai dato per acquisito – dissolubilità del matrimonio e aborto – .

Ricolleghiamo la parola progresso alla verità, e visto che la Chiesa cincischia facciamo in modo di trainarla.

Si uniscano i giovani di destra alle manifestazioni cattoliche più tradizionaliste, sostengano le Sentinelle in piedi, contribuiscano a coagulare le spinte contrarie a questo modernismo mortifero.

Facciano massa: la Chiesa non potrà non svegliarsi dal suo torpore.