L’amore, quando non è nell’ordine naturale, può giustificare qualsiasi follia

L’amore, quando non è nell’ordine naturale, può giustificare qualsiasi follia

 

L’amore, quando non è nell’ordine naturale, può giustificare qualsiasi follia – Passato da poco San Valentino vogliamo proporre ai nostri lettori un breve articolo tratto dal sito Il cammino dei tre sentieri e pubblicato il 14 febbraio 2024. Ringraziamo l’autore per averci dato la possibilità di condividerlo sul nostro giornale.

Sempre più mezzi d’informazione ci rendono edotti di una follia: l’innamorarsi di sé stessi, o di animali, o perfino di cose. Chi si vuole sposare con il proprio cane, chi si sposa con sé stesso, chi mostra affetto sproporzionato verso qualche oggetto.

E’ certamente una follia, ma una follia “logica”; e non è un contro-senso ciò che stiamo affermando.

Quando si perde la bussola, si naviga senza orientamento e si può andare dappertutto senza andare da nessuna parte. Così, quando si perde la verità e consequenzialmente l’ordine naturale delle cose, tutto diviene possibile.

Quando poi al primato della verità si sostituisce quello del desiderio, la frittata è fatta… E non ci sono argomentazioni che tengano.

E così si arriva al matrimonio non-matrimonio. Ovvero a ciò che abbiamo detto prima: sposare sé stessi, sposare gli animali, gli oggetti… E corbellerie varie.

Insomma, la volontà, quando non è giudicata dalla verità, diventa una potenza impazzita.

Parimenti l’amore: quando non è nell’ordine naturale, dunque nella verità, può divenire qualsiasi cosa e può avallare qualsiasi follia.

Tutto logico.

Ma perché ormai lo capiscono in pochi? La risposta è semplice: perché c’è un accecamento dell’intelligenza. Ed ecco perché Gesù dice: “…a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Matteo 13)

Parole che sembrano difficili da interpretare e forse anche un po’ ingiuste. Invece sono perfettamente logiche e giuste: quando si decide per il disordine mentale ripudiando la verità, quella poca luce che rimane si perde; cosa che non accade a chi s’innamora del vero, lo coltiva e gli rimane fedele.

E in questo i libri e l’intellettualismo non c’entrano proprio nulla. È solo una questione di sapienza

Corrado Gnerre

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