Le multe della Meloni alle ONG – Malgrado i proclami battaglieri a gran voce, il governo – in materia di contrasto alle Ong – non ha fatto altro che varare un decreto che introduce sanzioni amministrative per le navi che violino la legge.
La prima multa
Ebbene, malgrado la spola delle Ong tra coste africane ed italiane sia continuata indisturbata senza soluzione di continuità, è ora arrivata la prima sanzione.
Si tratta del fermo amministrativo per 20 giorni e della multa da 10 mila euro, irrogata dalla capitaneria di porto di Ancona ai danni della Geobarents, la nave della Ong Medici senza Frontiere.
Senza entrare nel merito dei criteri di sanzione, c’è invece da evidenziare una serie di punti critici.
Innanzitutto, la circostanza che l’entità delle sanzioni è senz’altro irrisoria, anche perché le Ong sono miliardarie.
Chi vigilerà sul fermo amministrativo?
Secondariamente, ci si domanda chi vigilerà mai sul rispetto del fermo amministrativo. C’è da scommettere, infatti, che – anche ammantandosi di perbenismo e gridando allo scandalo – il capitano della nave sanzionata riprenderà regolarmente il largo. E sicuramente la sinistra leverà gli scudi in sua difesa.
Nella sostanza, dunque, le misure del decreto Ong saranno prontamente vanificate e smentite dalla realtà. Una realtà che, ai fini di bloccare davvero l’immigrazione selvaggia ed il traffico di esseri umani, dovrebbe comportare l’impiego delle forze armate ed una politica seria e concreta di respingimenti e rimpatri.
Quante chiacchere
Eppure, anche su questo fronte il governo Meloni ha fatto solo propaganda e tante chiacchiere sterili. Con buona pace di chi credeva nella buona fede di Giorgia e sperava che questo governo – il peggiore in termini di prese in giro ai danni dei connazionali – difendesse davvero gli interessi patriottici.