Medhina, Mobina e il buon rinnegato

Non c’è più l’Islam di una volta… perlomeno in Canada!

Quel bell’Islam gandhiano che spiega ai cristiani che non abiurano la necessità di spostare la residenza al cimitero, quell’islam montessoriano preoccupato del dissenso come le balene dal mare mosso, che insegna la buona educazione ai giornalisti francesi e alle donne la benedizione delle botte maritali, forse è destinato se non a sparire, a smorzarsi!Mobina

In Canada una giovin signora pakistana, Mobina, di cui conosciamo a malapena le pupille, e suo marito, ex cristiano ed apostata per ignoranza conclamata, hanno intuito che le teste dei miscredenti non vanno seghettate, ma riempite. Scorrazzare per il globo ad aggiustar cervicali è uno sport volgare, mette in cattiva luce i loro correligionari rendendo di non facile assimilazione la vulgata della religione “di pace”. Si aggiunga che l’imam pare invasato e solitamente parla lingue ostiche, il tagliatore di teste è francamente impresentabile e il terrorista, oltre alla facilità con cui perde i documenti, non si sa mai bene da che lato del campo giochi.

Mobina and husband hanno capito che i proseliti si fan più con un acchiappa-citrulli ben congegnato che con un’accetta ben affilata. Bravi loro che si sono inventati Medhina TV, una rete per tonni immaginata bene e realizzata meglio, ma non rivolta a tutti.

Per riuscire ad entrarvi alcune condizioni sono importanti, ma due sono indispensabili:

  1. Che il maestro di storia vi sia morto alle elementari, dopo la lezione sui dinosauri
  2. Che il vostro catechista si sia suicidato il primo giorno e non sia mai stato rimpiazzato

Con queste basi potete affrontare Mobina che vi spiega in brevi e simpatici video perché si vela, quanto liberamente ha scelto di velarsi, come felice, libera, sicura, economicamente florida è la vita delle donne islamiche e perché la poligamia che lei rifiuta categoricamente per sé, in altri contesti, per altre donne, in altre circostanze, è una gran soluzione. A lei ribolle il sangue a pensare che il suo amato coniuge, occhi buoni e fare remissivo, condivida il talamo con seconde, terze e quarte mogli, ma se il coniuge è il vostro, allora Maometto ci ha visto bene!

La giovane signora fa la poligama col marito delle altre! Senza esser musulmana, riuscirebbe bene anche a me!

Fin qui Mobina si tiene sul leggero. La bomba di Mobina deflagra potente quando ci fa sapere che educherà le eventuali figlie alla massima libertà!

Le fanciulle – tanto l’islam è tollerante, permissivo, indulgente – potranno abiurare senza conseguenze. Io, da parte mia, spero non lo facciano perché temo che, dove non dovesse arrivare mamma, arriverebbe la umma!

Meno male che il maestro di storia lo abbiamo lasciato, secco e duro, appena qualche riga sopra, stroncato dopo la lezione sui dinosauri, perché avrebbe comunque steso le cuoia a sentir la signora spiegare come chirurgia, medicina, assistenza ai malati e non so cos’altro, siano nate con l’Islam … Apprendiamo così che anche il suo maestro di storia ha avuto vita assai breve e, con simili alunne, certo travagliata!

E’ sempre da lei, pakistana, che prendiamo lezioni sull’igiene e gli animali in casa, ed è suo marito (che pare abbia dovuto aspettare di rinnegare Cristo per scoprire che l’acqua pulisce meglio della carta igienica) a spiegare, con la cioccolata ed il fazzolettino (sic), le gioie di una perfetta detersione islamic style post evacuazione.

Lui va nei particolari, ma lei non disdegna i dettagli e discetta su come ci si comporta in bagno. I miei antenati, ho pensato, costruivano fogne almeno 1200 anni prima che i sottomessi ad Allah cominciassero a girare per i deserti facendo buchette nella sabbia come i gatti, e ora mi tocca prendere lezioni di igiene da Islamabad!

Mala tempora…

Eppure, malgrado tutto, lo confesso, di Mobina qualcosa mi piace… e anche molto!

Avercele giovani spose cattoliche che si affannano su un canale YouTube per inneggiare alla loro religione, alla sua bellezza, alla sua verità.

Mobina non sarebbe certo stata approvata da san Francesco che al sultano ricordò che suo dovere, avendo conosciuto Cristo, era quello di convertirsi, ma è pur vero che anelare a Dio, credere, combattere, ingegnarsi per Dio (anche se il Dio di una religione erronea) ha comunque qualcosa di nobile.

In sintesi: Mobina e la sua Medhina TV vanno combattute, ma le offrirei l’onore delle armi. Un’ultima nota: attenzione, fate tutti grande attenzione! Il male trova sempre mille strade per insinuarsi nella nostra vita e non è raro assuma forme particolarmente accattivanti; si nasconde sovente nelle proposte allegre e si annida nella ingenuità fasulla. Nulla di nuovo, ma giova ribadirlo!

Medhina Tv è un’acchiappa-citrulli, una mangia-allocchi, una gabba-buoi, ma sottile, insinuante, pericolosissima…  perché sembra Bene, ma al Bene, un rinnegato ed una islamica, non potranno mai condurvi: il primo lo ha abbandonato e l’altra si rifiuta di riconoscerlo!

Gli islamici propongono una pace che non vogliono, malgrado le smorfie di Mobina e la faccia onesta di suo marito, e malgrado le loro personali intenzioni che conosce solo Dio. I cristiani devono ricordare che la pace con gli islamici sarà fattibile solo quando ci libereranno dalla loro presenza. La fratellanza solo quando si convertiranno a Cristo.

Irma Trombetta