Milano a 30kmh, l’assurda mozione della sinistra milanese

Milano a 30kmh, l’assurda mozione della sinistra milaneseMilano a 30kmh, l’assurda mozione della sinistra milanese – L’8 Gennaio la giunta comunale di Milano ha approvato la mozione del consigliere Marco Mazzei – Lista Sala – che introdurrà a partire dal prossimo gennaio 2024 la circolazione in centro a 30kmh.

La misura, già adottata in altre città europee, ha come obiettivo la riduzione degli incidenti e la diminuzione dell’inquinamento. La sinistra milanese gongola e promette nuovi autovelox in tutta la città per far rispettare l’assurdo limite.

La notizia del limite a 30kmh arriva a distanza di un giorno dall’ennesimo rincaro dei biglietti ATM, aumentati di 0,20 centesimi.

La sinistra esulta

È davvero irritante leggere le dichiarazioni soddisfatte della sinistra radical chic milanese che esulta per aver ancora una volta bastonato l’automobilista milanese: d’altronde chi festeggia oggi vive all’interno della Zona 1 di Milano – il centro storico – ed ha tutto da guadagnare da questa proposta. Chi invece vive in periferia o nell’hinterland dovrà fare i conti con l’impossibilità di muoversi in auto all’interno del centro città.

L’automobilista milanese piange

Tra le altre cose già era diventato pressoché impossibile guidare in centro a Milano: negli ultimi anni l’amministrazione di sinistra aveva fatto scempio della viabilità urbana diminuendo lo spazio della carreggiata per le auto per fare posto a bici e monopattini – un esempio su tutti è Corso Buenos Aires che oggi si percorre in una fila unica mentre fino a pochi anni fa era a doppia e in alcuni tratti tripla corsia.

Il parcheggio impossibile

Stessa questione per i parcheggi: oggi a Milano è impossibile pensare di parcheggiare in centro e l’unica opzione percorribile è quella di affidarsi ad una rimessa privata, con conseguente aggravio di costi per l’automobilista milanese. Parcheggi che un tempo c’erano e che oggi sono stati eliminati in favore di altre piste ciclabili, corsie preferenziali e stalli dedicati al car sharing.

La sinistra che odia i poveri

È il solito approccio targato Sala per la gestione milanese: solo il cittadino che vive in centro deve godere delle bellezze del centro città. Chi vive fuori dalla cerchia dei bastioni, il centro città lo deve vedere poco e nella maniera più scomoda possibile, oppure deve prevedere di muoversi con i mezzi pubblici con conseguente aggravio di costi e perdite di tempo.