Quanto sono nemiche Meloni e Schlein? – Io ci penso da un po’e ci penso intensamente.
Sono giorni che mi sforzo di capire perché Giorgia Meloni ha dichiarato di aspettarsi da Elly Schlein una opposizione durissima.
La Schlein che sa di zolfo
La perfetta incarnazione della sinistra odierna ha una famiglia internazionale ed aschenazita, è lesbica con beneficio di inventario, ha animo climatico ecologista, si dichiara abortista e genderista estrema.
È di fatto una senza radici, senza storia politica alle spalle, senza patria.
Con questa deliziosa biografia l’unico rammarico che sente e l’unico peccato di cui si pente è di esser fumatrice. Vuoi mettere scannare un feto o avere rapporti innaturali col peccato mortale di accendersi una Marlboro?!
Non molto diversa dalla Meloni
Effettivamente la Meloni si presenta molto meglio: sono Giorgia, sono donna, sono madre, sono cristiana, sono italiana.
Le differenze, però, temo si fermino alle presentazioni.
Giorgia, va detto, ha esordito bene. Ha annunciato cambiamenti epocali, ha arringato le folle tanto e con i toni giusti e poi, installatasi al Governo, pianino pianino, strada facendo non ha fatto nulla o, almeno, nulla di nuovo; passo dopo passo, non è andata da nessuna parte.
In quasi tutte le questioni, da quella fiscale a quella sanitaria, Giorgia risulta non pervenuta: una debuttante che ancora non è uscita dal camerino.
L’eredità di Draghi
È strana la Meloni, perché ha il cipiglio duro della donna di periferia quale è e il piglio della decisionista quale sembrava, il problema è che non decide.
Lei, da Pollicina qual è, segue il percorso del governo precedente dal quale giurava di distanziarsi completamente.
Amica del cocainomane ucraino obbedisce in tutto e per tutto alle indicazioni di babbo Biden; abortista, senza il coraggio di dichiararlo apertamente, intende mantenere inalterata la legge scannatoio; in politica estera si accoda ai dettami europei.
Per la questione migranti idem.
Per ciò che concerne i “matrimoni” tra omosessuali ancora mantiene una notevole distanza con le posizioni della Schlein, per ora almeno.
Di più non vedo.
Cosa potrebbe davvero rimproverarle la svizzero-aschenazita? Forse di non essere lesbica, forse di aver partorito? Ma in fondo anche Elly dice di aver gustato le gioie di avere un maschietto dentro il letto cosa che, mi pare, non le preclude a priori una maternità e per di più ottenuta con metodi naturali.
Elly non potrebbe nemmeno attaccarla dal lato della religione, perché sarà pure cristiana, la nostra, ma cattolica poco visto che l’uomo col quale ha fatto una figlia non è suo marito e non lo è da molti anni.
Lo scontro recente alla Camera conferma le mie impressioni: molte chiacchiere, un po’di teatro, una stretta di mano e tutti a mangiare alla buvette.
Se Elly cercava un nemico o anche solo un avversario, continui a cercare!
Irma Trombetta