Roma: i mezzi sono una giungla e Gualtieri tace – Che Roma sia una città nel pieno della confusione, dell’impossibilità di essere governata come dovrebbe una capitale europea, che l’infiltrazione criminale sia del tutto evidente in ogni contesto cittadino è ormai un tragico dato di fatto.
Tuttavia, se qualcuno magari proveniente da altri stati non lo sapesse, il trasporto pubblico locale come il decoro urbano, sono cosa assai indecente a Roma.
Un’epopea per i turisti
Ogni giorno, in particolare nelle ore di punta, migliaia di turisti, mischiati a pendolari e studenti, si trovano schiacciati nelle metro di Roma, che garantiscono treni anche a quindici, venti minuti l’uno dall’altro, treni spesso antiquati e sporchi.
In superficie la storia non cambia di molto, ma a questo bisogna aggiungere la presenza di gruppi di Rom, o di altre etnie, per esempio, bande giovanili di sudamericani, che sono dedite al borseggio, alla truffa, alle rapine e per non farci mancare nulla a volte anche dediti a scontrarsi tra bande, con violenti litigi e risse, che rischiano di coinvolgere anche ignari malcapitati.
Gualtieri?
Il Sindaco Gualtieri è in silenzio di fronte alle gare d’appalto rinviate e ad aziende pubbliche che ormai di pubblico hanno solo il debito che devono pagare ogni giorno o cittadini in termini di disservizi e di tasse.
A Roma servirebbe un sindaco che decida, che governi, che abbia coraggio.
Invece, la città è ostaggio di una fase stagnante che deve accontentare il clientelismo politico sindacale da una parte, e rendere conto a chissà quali consorterie dall’altra.
Una vera e propria giungla
Roma intanto è sempre più invivibile: prendere i mezzi pubblici è una missione per veri amanti dell’avventura, ai cittadini romani e i suoi turisti non ci resta che augurare in bocca al lupo, o alla lupa è proprio il caso di dire.
Antonio Quagliano