Sceriffi contro il sistema

Sceriffi contro il sistemaSceriffi contro il sistema – “Lo sceriffo dovrebbe proteggere la gente dal male. Quando il tuo governo è il male o va fuori dalle regole, a quello serve lo sceriffo: a proteggerti da tutto questo…. E il modo migliore di farlo è far capire agli agenti locali che non hanno nessun obbligo di applicare certe leggi.

Che vere leggi poi non sono. Sono leggi ingiuste.

Le leggi della tirannia”

Così un esponente del CSPOA (Constitutional Sheriffs and Peace Officers Association) ha spiegato sinteticamente l’ideologia della sua associazione. Si tratta di un fronte di sceriffi americani – prontamente classificati di destra dai media – che si rifiutano di obbedire a leggi antipopolari e anticostituzionali emanate da un governo che considerano ormai avviato sulla strada della tirannia.

Radicati nelle smallville

Anche se il CSPOA pur attivo da anni, sembra non aver fatto molto clamore fino a questo momento, le autorità e i media liberal sembrano cominciare a preoccuparsi della sua attività e ideologia, nonostante che il fenomeno riguardi essenzialmente piccole cittadine e contee dell’America profonda e non le grandi metropoli: questi sceriffi sono infatti a favore della libertà di detenere armi, contrari a obblighi imposti come quello delle mascherine e si sono mobilitati contro le frodi elettorali.

Tutto questo, secondo i liberals, sarebbe parte di una più ampia “ideologia insurrezionalista” e sottolineano che i dirigenti avrebbero legami sia con gruppi che hanno partecipato alle manifestazioni a Capitol Hill che con associazioni nostalgiche sudiste.

Negli Stati Uniti ci sono oltre 3000 sceriffi che soprattutto nei piccoli centri, detengono una autorità, un potere effettivo e un prestigio molto più ampi di quello che potrebbe detenere un semplice ufficiale di polizia.

Gli stati e il governo federale

Tra di loro si registrano tendenze politiche diverse naturalmente ma quelli che si definiscono “costituzionalisti” ritengono che non sia loro dovere obbedire supinamente a qualunque imposizione governativa a danno dei loro concittadini ma al contrario affermano che tra i loro doveri ci sono quelli di interpretare le leggi secondo la Costituzione e a favore delle persone a loro affidate.

E quando le leggi in questione violano la Costituzione e la libertà del popolo, il loro dovere è quello di non applicarle e se necessario boicottarle a vantaggio dei loro cittadini. E sono piuttosto attivi nel diffondere questa impostazione ideale anche tra gli altri sceriffi e quando possibile, tra i politici a livello locale o statale.

Secondo l’allarme lanciato da istituti di ricerca liberali, una settantina di sceriffi sarebbero stati indentificati come aderenti al CSPOA ma almeno altri 200 avrebbero dichiarato di condividerne comunque l’ideologia.

Finora una dozzina di contee hanno approvato risoluzioni ispirate dall’Associazione, nel Nevada due contee si sono ufficialmente definite “costituzionaliste” e in almeno 13 Stati l’associazione ha tenuto corsi di formazione appositi su come applicare la costituzione e non aderire a leggi o ordini tirannici.

In una brochure della Associazione si legge che “lo Sceriffo di Contea è quello che può dire ai Federali: non andate oltre”.

Lo sceriffo di contea

I poteri effettivi degli sceriffi variano da Stato a Stato ma spesso includono la nomina di vice e sottoposti, la conduzione di indagini anche complesse, la gestione dei criminali arrestati, la funzione di giudici di pace e nell’insieme lo sceriffo è una delle figure pubbliche più rispettate e influenti anche sul piano politico.

Comprensibile che un governo e un Sistema che non fanno mistero di voler disarmare i cittadini, imporre nuovi lockdown – climatici o sanitari, non importa – aumentare le tasse e porre l’intera popolazione sotto stretto controllo poliziesco veda con preoccupazione l’emergere di una opposizione interna di questo tipo.

A maggior ragione se in grado di fomentare la disobbedienza proprio tra quelli che per il potere dovrebbero essere ottusi esecutori degli ordini del governo federale. Una opposizione che seppure minoritaria al momento, sembra essere in crescita e radicarsi in diverse zone.

Insorgono i liberal

I media liberali accusano gli sceriffi costituzionalisti di essere legati a gruppi estremisti del nazionalismo bianco e di favorire la radicalizzazione dei loro affiliati che potrebbero entrare in collisione con le politiche del Sistema e di tendere essenzialmente a sovvertire l’ordine democratico. Interessante che proprio sceriffi eletti direttamente dalle comunità popolari e che mettono la libertà dei cittadini e delle famiglie al primo posto siano classificati come un pericolo per la democrazia americana.

In realtà, questa diatriba si situa nel contesto di uno scontro politico molto più grande: quello tra un potere centrale liberal che vorrebbe controllare tutta la società riducendo il più possibile le autonomie locali, e le contee e piccole città che si appellano alla Costituzione e cercano di conservare quanta più indipendenza effettiva possibile.

Il caso Jason Aldean

Uno scontro venuto alla ribalta recentemente anche in campo musicale, con l’improvviso successo di Try that In A Small Town, di Jason Aldean: una canzone che celebra la cultura e il senso comunitario che sopravvive nei piccoli centri e che istintivamente reagisce e resiste all’ondata della sinistra estrema di Antifa e BLM. La lotta per continuare a detenere legalmente armi, quella per le autonomie locali, la difesa di religione, famiglia e tradizioni popolari e l’opposizione allo strapotere dei gruppi di potere finanziari sembrano istintivamente ma fatalmente, collegarsi e alimentarsi tra loro.

Le due americhe

E il divario tra le due Americhe rischia di allargarsi ulteriormente e trasformarsi in un fronte di guerra come ai tempi della guerra tra Nord e Sud.

Gli sceriffi potenzialmente ribelli dal canto loro hanno già dichiarato da tempo che la loro impostazione è essenzialmente basata non sulla meccanica e ottusa esecuzione degli ordini emanati dal governo ma su un principio superiore che li obbliga a tutelare il popolo dalla repressione governativa in tutte le sue forme: “C’è un Creatore: Dio. I nostri diritti provengono da Lui. La funzione di un governo civile è quella di assicurare e difendere i diritti conferitici da Dio”.

Marzio Gozzoli

https://abcnews.go.com/US/wireStory/wing-sheriffs-group-challenges-federal-law-gaining-acceptance-102427097

https://sdvoice.info/right-wing-sheriffs-group-spreads-controversial-ideology/