Sicurezza: la misura pubblicitaria della Meloni

Sicurezza: la misura pubblicitaria della MeloniSicurezza: la misura pubblicitaria della Meloni – Figura barbina per Giorgia Meloni e i suoi fratelli: sul fronte interno, i primi mesi di governo non rispecchiano le promesse elettorali, ma l’Esecutivo dà il peggio di sé sul fronte estero seguendo, senza uscire mai minimamente dalla traccia, il tema caro al precedente governo Draghi.

La misura pubblicitaria

Si è molto dibattuto sul governo Meloni, quello del blocco navale, delle navi da guerra nel Mediterraneo, ma che sta continuando a concedere i porti aperti H24, con l’aggravante di un Ministro che, in accordo con i Sindaci delle maggiori città italiane, si sta adoperando per intensificare i controlli di polizia nelle zone ritenute meno sicure, come le stazioni ferroviarie.

La polizia ha le mani legate

Si potrebbe concedere un plauso al Ministro, dato che Polizia, Carabinieri, Polizia locale e Guardia di finanza – nello specifico delle sue competenze di polizia economico finanziaria – stanno controllando persone, mezzi e attività commerciali non autoctone? No!

Sebbene sia aumentata la presenza delle divise, di pari passo è aumentato l’imbarazzo di fronte al fatto che gli agenti, pur identificando decine e decine di persone e procedano al fermo o all’arresto, non possano fare altro che rilasciarli, a causa di un mancato piano di espulsione e rimpatrio, per altro promesso e, ovviamente, disatteso.

Il gioco delle tre carte delle attività straniere

Nulla di meglio sul fronte sanzioni pecuniarie alle attività straniere, che approfittando del giochino dei due anni di attività, poi chiudono, sparendo nel nulla, così come gli introiti delle multe che svaniscono per magia con l’erario in lacrime e le stesse attività che riaprono con diversa ragione sociale, per ricominciare la commedia all’italiana.

Intanto nelle città è il caos

Guardando nello specifico alla più importante città italiana, Roma, si può chiaramente prendere atto della totale assenza di un governo che avrebbe dovuto essere “presente” – tra virgolette affinché i fratellini non si sentano additati come Fascisti – in una capitale ormai rasa di squilibrati, barboni, delinquenti e trans che hanno il permesso di fare ciò che gli pare e piace, anche sotto l’occhio – uno aperto e uno chiuso – delle Forze dell’ordine.

Di una Destra degna di questo nome, che avrebbe dovuto mettere mano al Paese con il pugno di ferro, resta soltanto la propaganda, a fronte di una dichiarata anima liberale, borghese e atlantista, emula della peggior Sinistra.

Ah, povera Italia!

Antonio Quagliano