Soumahoro: il retroscena dell’inchiesta

Soumahoro: il retroscena dell’inchiestaSoumahoro: il retroscena dell’inchiesta – Continua il retroscena della vicenda che ha visto come protagonista l’idolo delle folle antirazziste: l’Onorevole Soumahoro, a fronte delle accuse che gli sono state mosse, cade dal pero, nonostante le testimonianze a riguardo descrivano uno scenario che dimostra come il paladino delle frontiere aperte fosse a conoscenza di quanto accadeva sotto la sua ala.

L’immigrazione continua a mostrarsi per ciò che è: un mero affare materialista e interessato, mascherato da sentimenti moralisti.

Il vero volto dell’immigrazione

Il business dell’immigrazione a tutti i costi continua a mietere vittime; lavoratori in nero, lavoratori sfruttati e non pagati. Accusare di razzismo chi vuole i porti chiusi, chi mette al primo posto la propria Nazione nell’assegnazione di casa e sussidi è un inutile tentativo di girare la frittata, quando le uova sono già rotte.

Inutile evocare lo spettro della xenofobia, conseguenza inevitabile della situazione stiamo vivendo o reinterpretare il significato della parola “razzismo” a seconda della convenienza, quando stiamo rivivendo un contemporaneo razzismo da schiavitù dei tempi delle piantagioni di tabacco e cotone in quello che fu il nuovo mondo.

Il PD serra i ranghi

Già si profila all’orizzonte la solita schiera di parassiti indottrinati all’anti-italianità che farà quadrato attorno all’impero del business dell’immigrazione.

Nessuna buona fede può giustificare l’eccesso, il fomentare un’invasione mascherata da accoglienza, in nome del dio denaro che, guarda caso, non ha occhi per vedere quando ad aver bisogno di aiuto sono gli italiani onesti e lavoratori.

Lorenzo Gentile