Torri di guardia

Torri di guardiaTorri di guardia – Dovremmo imparare molto dalla storia, magari interpretarla, ma non modificarla o cancellarla come cercano di fare le nobili anime elitarie progressiste.

Basterebbe guardare le coste per verificare quante torri di avvistamento (o di guardia) che dir si voglia siano presenti.

Queste torri esistevano per verificare la presenza e l’arrivo del pericolo che arrivava dal mare. Le razzie dei mori (li chiamavano così) si sono susseguite per secoli e le torri servivano appunto per allertare la popolazione e far sì che trovassero rifugio nelle città, spesso fortificate e difese da guarnigioni agguerrite.

Ottomani

Il sogno ottomano, ma comunque musulmano, di islamizzare l’Europa si infranse prima a Lepanto con la vittoria veneziana nel 1571 e poi con la disfatta completa nel 1683 dell’ esercito ottomano alle porte di Vienna, che portò a più miti consigli l’ aristocrazia turca.

Ancora nel secolo scorso, dopo la caduta di Montecassino nella tarda primavera del 1944, ai goumiers magrebini del generale Juin fu concessa mano libera nel frusinate e dintorni, dove migliaia di ragazzine, donne e anziane, ma anche bambini e uomini, furono sottoposti a violenze sessuali bestiali.

Tutto ciò non e’ bastato a capire il pericolo di quello che potrebbe accadere in futuro.

Immigrazione

I continui sbarchi riversano nel paese quantità di persone, quasi tutte di fede musulmana, che mai si integreranno, per questioni culturali e socioeconomiche, diventando in esercito invisibile di sottoproletariato. E innescando nelle città bombe sociali pronte alla deflagrazione.

Queste cose sono affermate anche da Diego Fusaro, filosofo di fede marxista e quindi non imputabile di simpatie destrorse.

Violenze, furti, rapine, spaccio, risse e degrado sono palpabili in molte città.

L’ insicurezza regna sovrana, e non è una percezione come viene recitata dalla parte progressista ZTL che vive nei quartieri eburnei lontani dalle periferie e dai quartieri ghetto che stanno sempre più somigliando alle banlieue francesi.

Baby gang

Un capitolo a parte sono poi i minori non accompagnati che se ne fottono altamente di andare a scuola o imparare un mestiere.

Per la maggior parte vanno a rafforzare le baby gang nonostante lo stato sborsi per loro quantità industriali di denaro.

Questi, sicuramente chiamati da altri coetanei, toccano con mano l’inefficienza repressiva dello stato, le cui forze dell’ordine spesse volte non hanno modalità di ingaggio valide per la nuova delinquenza.

Questi ragazzini scappano dai centri di accoglienza attratti dallo “snabba cash” il soldo facile e delinquono con una sistematicità allarmante.

Si sono registrati anche casi di violenti scontri con i residenti dei quartieri che hanno il privilegio di ospitare questi centri.

Eppure, nonostante tutto, una parte della politica, sbraita sul razzismo dilagante, sul fascismo, insistendo stolidamente sul fatto che NOI (??) non sappiamo integrare e siamo insensibili nei confronti dei nuovi venuti.

Fallimento  europeo

Il governo svedese, conscio ormai del fallimento del tema integrazione, si è accorto che la situazione sta scappando di mano mettendo a rischio la tenuta democratica del paese.

Per chi volesse su YouTube cercare il filmato NARCO SVEZIA che è molto esplicativo sul tema.

Negando l’evidenza, una parte della politica, si rende complice di ciò che sta accadendo. A questi soloni, vorrei chiedere: numericamente, fino a che punto questo paese può recepire una quantità enorme di migranti senza che venga minata la tenuta sociale del paese? Loro stanno sulle torri, guardando dall’ alto in basso il mondo che sta cambiando…in peggio.

L’ importante è che non aumenti il prezzo del caviale.

Maurice Garin