Valditara: aumento stipendi insegnanti solo al Nord

Valditara: aumento stipendi insegnanti solo al NordValditara: aumento stipendi insegnanti solo al Nord – Giuseppe Valditara, ennesimo politicante venuto dalla consueta filiera di partito – privo di qualsivoglia competenza e attinenza con il Paese reale – da quando è diventato Ministro dell’Istruzione non ne ha detta una giusta.

L’ultima sparata

La sua ultima sparata riguarda lo stipendio degli insegnanti, che Valditara ha scoperto essere troppo basso rispetto alle qualifiche ed all’attività svolta. Un’altra scoperta dell’acqua calda, che rappresenta una realtà nota a tutti, ovvero l’inadeguatezza dei salari.

Le panzane di Valditara

Il punto, peró – tralasciando le stupidaggini di chi ancora sostiene che insegnare è un’arte ed i docenti dovrebbero lavorare per la gloria – è decisamente un altro.

Valditara, improvvidamente e non senza una certa dose di pressapochismo ed anche ignoranza, ha detto che lo stipendio dei docenti dovrebbe essere sì aumentato, ma solo nelle città dove il costo della vita è più alto, cioè principalmente al Nord.

Un’affermazione decisamente inopportuna che scatena diversi dubbi. Innanzitutto, il discorso – ancorché solo astrattamente – ammesso che sia valido dovrebbe applicarsi a tutti i salari di tutti i lavoratori, non certo solo ad una categoria.

Secondariamente (e cosa più importante) non è nemmeno lontanamente possibile pensare che lo stipendio di un settore di impiegati pubblici sia diversificato su base territoriale.

Un problema di equità

Se non altro perché ne resterebbe violato il principio di parità di trattamento, per cui una decisione in tal senso determinerebbe l’immediata incostituzionalità (e conseguente inefficacia) della norma.

Insomma, i nostri politici non smettono di dire panzane. Una tendenza oramai piuttosto inveterata nell’Italia dell’ignoranza, in cui la conoscenza istituzionale e lo spessore culturale di chi governa sono prossimi allo zero.

“Ahi serva italia”, verrebbe dire, oggi più che mai abbandonata senza nocchiero nel cuore della tempesta; una tempesta che sta sprofondando il Paese nelle tenebre dell’ignoranza e dell’imbarbarimento senza fine.