Zelenskij snobba la Meloni

Zelenskij snobba la MeloniZelenskij snobba la Meloni – Volodymyr Zelenskij, eccentrico presidente dell’Ucraina, nei suoi viaggi in giro per il mondo alla ricerca di fondi e sostegno incondizionato, ha sempre, sistematicamente, snobbato l’Italia. Nonostante da Roma Draghi prima e Meloni poi non abbiano lesinato denaro e aiuti di ogni tipo.

La Meloni punta i piedi

Ma la Meloni non ci sta e vuole a tutti i costi che il presidente ucraino venga in visita da lei, tanto per evidenziare la piena sottomissione dell’Italia alla politica della Nato. Ed ecco allora che ha chiamato telefonicamente Zelenskij, sperticandosi in elogi e rassicurazioni su come l’Italia continuerà a supportare Kiev dal punto di vista militare, economico ed umanitario; e gli ha promesso aiuti finanche in vista della futura ricostruzione.

Chiaramente, nella stessa telefonata, ha annunciato che uno dei suoi primi impegni nel 2023 sarà quello di andare a Kiev ed ha nuovamente invitato il suo omologo ucraino a venire a Roma. Il tutto condito dalla consueta retorica melliflua e svenevole sulle sofferenze del popolo ucraino da aiutare e compatire a tutti i costi.

Gli italiani chi li aiuta?

Ebbene, pur non volendo negare la drammaticità della guerra per chi ne subisce direttamente le conseguenze, alla Meloni vorremmo ricordare che gli italiani sono anch’essi in enorme difficoltà, pur non essendo coinvolti direttamente in un conflitto bellico.

Il caro vita, l’immigrazione selvaggia, il degrado etico imperante e la precarizzazione del lavoro stanno rendendo la popolazione italiana sempre più povera, con la classe media destinata a scomparire irreversibilmente.

In un simile scenario, il presidente del Consiglio avrebbe il dovere di fare qualcosa. Invece la Meloni, finora, ha puntualmente disatteso tutte le promesse, mantenendo solo quella del supporto alla guerra di Kiev e degli Usa contro Putin.

Se si pensa che il suo doveva essere un governo patriottico, è presto detto quanto sia inutile l’esecutivo nazionale e come abbia le ore contate. Svanito l’entusiasmo iniziale, infatti, la Meloni dovrà presto fare i conti con un consenso che inizierà a declinare in modo inversamente proporzionale ad una crisi galoppante, che sarà sempre più insostenibile per la stragrande maggioranza degli italiani.