Anche i Fratelli tengono famiglia

Anche i Fratelli tengono famigliaAnche i Fratelli tengono famiglia –  Da qualche giorno a questa parte circola il malcontento nelle chat dei circoli di Fratelli d’Italia. Non si contano infatti le discussioni su una candidata alle regionali impropriamente aiutata da un dirigente del partito che, sfruttando la propria posizione, avrebbe consentito alla sua protetta di contattare tutti i tesserati milanesi per invitarli a votarla.

Lamentele

Per una volta a lamentarsi non sono, come spesso accade, semplici cittadini che ritengono violata la loro privacy dopo avere lasciato i loro recapiti a qualche banchetto o evento del partito, bensì militanti abituati a questo genere di comunicazioni avendone inviate e ricevute a bizzeffe nel corso della loro attività politica. Un malumore derivato dal fatto che l’invito a votarla è arrivato nelle caselle della posta elettronica di buona parte tesserati nei vari circoli milanesi che, con la candidata sconosciuta ai più fino a un mese fa, non hanno mai avuto a che fare e men che meno le hanno lasciato i loro contatti. Circostanza che ha causato più di un mal di pancia innescando sospetti e maldicenze tutte indirizzate nei confronti che avrebbe messo in atto l’operazione.

Tesseramento

Il vero problema è che l’accaduto, oltre che sull’umore interno, sta avendo anche conseguenze pratiche, come il rifiuto di alcuni di riprendere la campagna di tesseramenti se non si avranno precise garanzie sulla protezione dei dati degli associati. Infatti ogni circolo aveva stabilito da tempo quale candidato avrebbe sostenuto e un’intromissione come questa, che nessuno vuole accada più in futuro, è sicuramente andata in conflitto con molti degli gli accordi presi in precedenza.

Come andrà a finire? Difficile dirlo. La questione è nota a tutti. Anche ai livelli più alti. Visti i tempi che corrono potrebbe anche finire tutto a tarallucci e vino, ma almeno una reprimenda, più o meno ufficiale, all’autore dell’operazione dovrebbe arrivare. Certo è che qualcuno dovrebbe almeno spiegargli che c’è una bella differenza fra difendere “Dio, Patria e Famiglia” e fare gli interessi di una sola famiglia: la propria.