Beatrice Venezi sistema i miserabili

Beatrice Venezi sistema i miserabiliBeatrice Venezi sistema i miserabili – L’Inquisizione antifascista è sempre attiva e non si lascia sfuggire occasione per tentare di mettere a tacere le voci libere.

Uno dei suoi nuovi obiettivi è Beatrice Venezi, direttore

d’orchestra e pianista di altissimo livello oltre che, cosa gravissima, consigliere del Ministero della Cultura del governo Meloni.

Per di più la musicista ha rifilato un sonoro schiaffone agli sceriffi del politicamente corretto quando ha dichiarato di voler essere chiamata “direttore” piuttosto che “direttrice” d’orchestra. Era il 2021, ma pare che la Boldrini stia riprendendosi soltanto adesso.

I motivi abbondano

Insomma, i motivi per far schiumare di rabbia i neopartigiani in servizio permanente effettivo abbondano.

E così una decina di manifestanti l’ha contestata lo scorso aprile a Limoges, cantando Bella Ciao e Bandiera rossa – quest’ultimo, noto inno di tolleranza, di pace e di amore -.

In seguito alcune associazioni antifasciste hanno chiesto al sindaco di Nizza di annullare un suo concerto, previsto per il prossimo Capodanno.

Monumentale la replica della Venezi: “Il talento non si inchinerà mai davanti a dei miserabili”.

Potevano restare inattivi i compañeros di casa nostra, già inviperiti per il governo meloniano? Giammai!

Celebrazioni pucciniane

Ecco quindi scattare le bande – non musicali – dei partigiani del terzo millennio, direzione le celebrazioni pucciniane iniziate a Lucca, in piazza Napoleone, lo scorso 11 luglio, con un concerto dell’orchestra Carlo Felice di Genova diretta da Venezi.

Con eroismo degno di tal nobile causa, il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ha annunciato il proprio forfait, motivandolo con la presenza nel programma dell’Inno a Roma, evidentemente pericolosissimo per la democrazia.

L’inno fu scritto da Puccini nel 1919, quindi ben prima del regime mussoliniano, ma durante questo fu abbondantemente eseguito e divenne successivamente una delle colonne sonore delle manifestazioni del MSI.

Sacrilegio, quindi!

Per i benpensanti che hanno chiesto alla Venezi di non suonarlo, ecco la risposta:” L’ho sempre eseguito e continuerò a farlo. Stiamo facendo una guerra all’intenzione di Puccini. I tedeschi allora cosa dovrebbero fare con la musica di Wagner? Mi sembra che loro abbiano fatto pace con la loro memoria storica. Puccini lo scrive nel 1919, è un inno patriottico. Continuare a leggere queste cose sotto un profilo ideologico lo trovo vetusto e superato”.

Insuperabile Beatrice

Insomma, un’artista ma anche una donna straordinaria, che non si lascia intimidire e non le manda a dire. Ce ne vorrebbero tante di Beatrice Venezi.

E sarebbe il caso che tanti esponenti di questo centrodestra tremebondo, di questo centrodestra fatto di troppi don Abbondio, imparassero da lei come si risponde all’arroganza e al sopruso.  Ci piace particolarmente la risposta data ai miserabili di Nizza.

Ci piace l’uso di quel termine, “miserabili”, che identifica ottimamente e senza ipocrisie gli appartenenti a quel mondo, che pretende di essere il solo custode del bene e di annullare gli altri. Miserabili e ignoranti, incapaci di capire l’arte, la cultura, la bellezza, il pensiero. Capaci solo di odiare.

Miserabili.

Raffaele Amato