Comiche cronache da un mini-conclave

Comiche cronache da un mini-conclaveComiche cronache da un mini-conclave – Esiste una parte dell’area conservatrice – da non confondere con quella tradizionalista e integrale, che su Ratzinger ha una visione radicalmente diversa e critica, ma non è questa la sede per parlarne – della Chiesa cattolica, costituita da chierici e fedeli – Minutella, Cionci, ma anche il neo Raztingeriano Fusaro, per fare dei nomi – convinti che, anche dopo le dimissioni di Benedetto XVI, il vero pontefice sia rimasto Ratzinger.

E questo a causa del fatto che il testo della rinuncia non sia conforme ai requisiti del Codice di diritto canonico, al canone 332, p.2. In pratica, secondo questa tesi, la renuntiatio muneris, ossia la rinuncia al ministero petrino, non è presente nella declaratio di Benedetto XVI dell’11 febbraio del 2013, che invece conterrebbe la rinuncia all’esercizio del ministero, che è cosa assai diversa.

Un unico Papa

Rinunciare non al ministero ma solo al suo esercizio, significa, sostanzialmente, mantenere il ministero medesimo. Di conseguenza Ratzinger non avrebbe mai smesso di essere Papa e Bergoglio occuperebbe abusivamente il soglio petrino.

La renuntiatio, inoltre, secondo il diritto canonico, può essere invalidata se ottenuta in modo forzato oppure se il testo contiene degli errori tali da renderla irrituale.

Benedetto XVI ha più volte dichiarato di aver rinunciato in assoluta libertà e senza forzature di sorta, ma il testo conterrebbe molteplici errori, anche di semplice uso della lingua latina, che ne pregiudicherebbero la validità.

Le teorie secondo cui il defunto papa emerito sarebbe stato costretto alla rinuncia, per via delle sue posizioni conservatrici, conducono alla conseguenza che la sede papale non sarebbe tanto da considerarsi “vacante” quanto, piuttosto, “impedita”.

Per questa parte di Chiesa, una cum Benedetto XVI, in questi anni c’è stato un solo vero pontefice e questo è stato Joseph Ratzinger. Si potrebbe obiettare che, se Benedetto XVI fosse stato Papa, i fedeli avrebbero dovuto obbedirgli in materia di fede, seguendo le sue parole. E Ratzinger, dal 2013 in avanti, ha sempre affermato che il Papa è Bergoglio… Ma qui entrerebbero in gioco le presunte forzature a cui il pontefice tedesco sarebbe stato sottoposto.

Dopo la sua dipartita, gli una cum Benedetto XVI hanno pensato bene di indire un conclave per eleggere il suo successore.

Si, insomma… Un mini conclave.

Un’assemblea, l’hanno chiamata. A cui, il 30 gennaio scorso, sono stati invitati al Marriott Park Hotel di Roma tutti i fedeli, sia laici che clericali, “secondo il diritto apostolico”.

E chi è stato eletto in quel luogo denso di misticismo quale successore di Benedetto XVI, dai combattivi membri della Chiesa che si oppone al mondo scristianizzato e che non ha mai digerito il papa argentino? Ovviamente Jorge Maria Bergoglio!