Da dove arriva veramente la minaccia

Da dove arriva veramente la minacciaDa dove arriva veramente la minaccia – Le recenti dichiarazioni dell’eurodeputata polacca Anna Fotyga, già ministro degli esteri del suo paese, riguardo alla Russia forniscono plasticamente l’immagine del clima prebellico in cui ci stiamo velocemente immergendo.

Odio su Mosca

L’europarlamentare ha candidamente affermato che la Russia deve essere smantellata sia perché rappresenta una minaccia al sistema occidentale sia, soprattutto, perché lo stesso mondo occidentale non ha bisogno di una Russia forte ed indipendente, anzi, secondo il suo pensiero, essa andrebbe divisa in tanti piccoli Stati non proprietari del proprio sottosuolo e di conseguenza delle risorse naturali, come gas, petrolio, carbone, uranio ecc. ecc.

Secondo la visione strategica della Fotyga, che coincide con quella del sistema occidentale a guida Usa-Nato, dovranno essere i paesi del blocco che fanno capo a Washington a gestire tali risorse e diventarne indiscussi padroni.

Questa pericolosa prospettiva è confermata dall’esistenza di una mappa di nuovi Stati in territorio russo, ideata dalle stesse potenze occidentali, Usa e Gran Bretagna in testa.

I polacchi punta di lancia della NATO

Davvero singolare la visione geopolitica dell’eurodeputata polacca circa l’esistenza di una pretesa espansione russa; la realtà dei fatti è però ben diversa. Passate Yalta e la divisione del mondo in due blocchi guidati dalle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, successivamente al crollo dell’impero sovietico del 1989 la Russia ha visto notevolmente rimpiccioliti i propri spazi e arretrati i suoi confini.

A differenza, invece, dell’imperialismo occidentale anglo-americano con il Commonwealth che copre ben 56 Paesi e milioni di km quadrati e la Nato, funzionale ai soli interessi nordamericani, giunta pressoché nel giardino di casa russo.

La pericolosa deriva UE

Il fatto grave è che la visione della Fotyga non è appannaggio di pochi intimi. L’idea di un “pericolo russo” è condivisa da una larga maggioranza dell’assemblea di Strasburgo, e ciò significa che la situazione è più seria di quanto si possa immaginare e che si sta delineando una grave minaccia alla pace mondiale.

Le parole pronunciate dalla Fotyga e non smentite, o quantomeno ridimensionate, da nessun dirigente dell’Alleanza Atlantica, costituiscono un allarmante segnale e, soprattutto, rappresentano il sintomo di un imprimatur ideologico capace di cancellare memoria e realtà geopolitica.

Igor Colombo