Dal vertice franco-tedesco pioggia di missili sull’Italia

Dal vertice franco-tedesco pioggia di missili sull’ItaliaDal vertice franco-tedesco pioggia di missili sull’Italia – L’Italia osa una crescita del Pil superiore a quella della Germania? Giammai.

Le aziende italiane, senza aiuti né idee dai governi trovano le strade per vendere il Made in Italy nonostante la UE e i tiranni di Bruxelles non lo sopportino.

Il summit Macron Scholz

Allora Macron e Scholz si sono subito incontrati a Parigi e ci hanno venduto la favola di un incontro necessario per decidere dell’invio dei carri armati Leopard dalla Germania all’Ucraina.

Niente di più falso, quella dei Leopard era una decisione già presa con la Nato e con Biden.

E allora qual era il vero motivo dell’incontro tra Macron e Scholz? Quello di mettere a punto l’ennesima linea politico-economica per fregare l’Italia. Ovvero un nuovo accordo sottobanco. Ovvero nuovi “carri armati economici” contro l’Italia.

Come diciamo da tempo, tutti gli accordi commerciali internazionali funzionano come le leggi in stile PD: Si applicano con i nemici e si interpretano con gli amici. Così è per gli accordi che hanno disintegrato il MEC a favore della UE e per gli accordi WTO sottoscritti da USA, EU, India e Cina nati per fregare tutte le nazioni di seconda fascia, con in testa l’Italia.

Incontrarsi per fregare l’Italia

Vi domanderete: “Possibile che l’Italia abbia tutta questa importanza negli scenari economici internazionali?”. La risposta è che l’Italia è, nonostante tutto, la seconda potenza industriale nella UE; dopo la Germania e molto prima della Francia.

Quindi invece dovreste domandarvi tutti: “Perché Scholz va da Macron, il terzo partner industriale, invece di venire dalla Meloni, il secondo partner industriale?”.

Lasciamo per il momento pendente la domanda poiché dalle descrizioni successive si capirà tutto.

Le fregature di base già rodate da tempo

Iniziamo col dire che gli accordi WTO dovrebbero impedire qualsiasi concorrenza sleale a livello planetario, ovvero tutte le aziende dovrebbero trovarsi nella condizione di avere uguali vantaggi e svantaggi in uno scenario mondiale. E già qui scappa da ridere perché gli USA applicano i dazi su tutto (come d’altronde faceva anche il MEC finché è esistito). A seguire, la UE non applica i dazi e così la Germania ottiene libertà in Cina per le sue merci e, in cambio, fa entrare in Europa i prodotti cinesi tramite i suoi hub, portuali e ferroviari con destinazione Italia.

Il capitolo cinese

La Cina, da parte sua, applica ogni genere di dazio e di quarantene doganali per mandare fuori mercato ogni genere importato, tranne quelli tedeschi. Ancora la Cina se ne frega dei brevetti industriali e li ruba a piè sospinto, insieme ai marchi di prestigio, e, dulcis in fundo, finanzia con ogni tipo di sostegno occulto, teoricamente proibitissimo dal WTO, rendendo così i loro prodotti più concorrenziali.

Ad esempio, la Cina, finanziando occultamente le compagnie di trasporto, permette il trasporto dei prodotti cinesi in condizioni praticamente gratuite. Per continuare con l’esempio, per un carico di tessuti, i produttori italiani devono aggiungere ai prezzi il costo del trasporto mentre i cinesi no. Così è ovvio che il prodotto cinese avrà un costo in meno rispetto al prodotto italiano.

Le nuove fregature UE

Adesso veniamo alle nuove fregature, fresche di questi giorni.

Gli Usa si inventano un Inflation Reduction Act, la legge voluta da Biden e iniettano 730 miliardi di dollari di aiuti alle aziende americane, principalmente nel settore automotive. Se l’Europa servisse a qualcosa, dovrebbe pareggiare il sussidio verso le aziende europee o emettere dei dazi verso le aziende USA a favore di tutte le nazioni europee, senza favoritismi.

Lo ha fatto?

Neanche per sogno.

La UE invece emette 170 finanziamenti pubblici eccezionali che la Francia e, soprattutto, la Germania si accaparrano per l’80%. Si tratta di “400 miliardi di aiuti di Stato straordinari che i due Paesi si sono già fatti accordare nel 2022 dalla Ue in deroga alle regole sulle concorrenza”.

Giorgetti e Meloni, perché non ci avete detto niente? Vi vergognate di permettere che la Germania si freghi tutti quei soldi lasciando l’elemosina all’Italia?

Adesso parlano anche di uno “European Sovereignty Fund”, che dovrebbe essere la risposta più diretta all’IRA americano.

Tutti questi fondi finiranno di nuovo a Francia e, soprattutto, Germania? Giorgetti e Meloni ci nasconderanno anche questo nuovo schiaffo all’Italia altrimenti la Von der Leyen fa cadere il loro governo?

Da dove arriverà questa nuova montagna di soldi? Sarà di nuovo la BCE a “stamparli” per poi regalarli alle disastrate banche tedesche che poi, a loro volta, li regaleranno alle aziende tedesche?

E Meloni e Giorgetti sempre muti?

Ipocriti e servi

Siamo arrivati a una “rinazionalizzazione di fatto dell’economia UE” grazie ai fondi europei esistenti e quelli da creare, però concessa solo ai “più forti”. Il virgolettato proviene da Repubblica che, miracolosamente, ogni tanto dice la verità.

Ma allora, visto che Parigi e Berlino lanciano ondate di “missili economici” per colpire l’economia italiana, che ci stiamo a fare in un’Europa come questa?

Carlo Maria Persano