Dante uomo della Tradizione

Dante uomo della TradizioneDante uomo della Tradizione – Dante di Destra? Domanda inutile perché ai suoi tempi la destra e la sinistra non erano i punti cardinali per l’orientamento politico.

Di sicuro però sappiamo che se quei riferimenti fossero esistiti, ebbene la sinistra si sarebbe chiamata “manca” perché la sinistra – senza voler nulla togliere ai mancini – è sempre stata indice di sinistro – danno o qualcosa di temibile – o mancante – a mano manca -, in opposizione alla destra che si sarebbe chiamata “dritta” e che rimanda all’onesto e al diritto.

Pregiudizi medievali si dirà.

Concordo: conosco persone “dritte” pur essendo mancine e persone “sinistre” pur scrivendo con la destra.

Ma c’è un dato di fatto che, in maniera indiretta, fa pensare che Dante potrebbe essere un uomo di destra – o dritta che dir si voglia -: egli esprime al massimo grado tutto quello che la sinistra contemporanea odia.

Qualche esempio

Dante è monarchico e, benché abbia posto nell’inferno Bonifacio VIII e non pochi prelati, sostiene la primazia della Santa Chiesa Cattolica e Romana.

Non è a favore della parità dei sessi, egli pone la donna in una dimensione altra rispetto all’uomo e addirittura opera una selezione in seno al gentil sesso rivolgendosi a quelle donne che hanno “intelletto d’amore”. Non ha dubbi sulla Verginità di Maria.

Considera la sodomia – omosessualità o pederastia – un peccato grave.

Non concepisce che si possa essere atei. È convinto che Dio sia Cattolico. Non concepisce nemmeno lontanamente che si possa ragionare secondo la logica del materialismo e del relativismo, ha cacciato nell’inferno gli agnostici e nei gironi più infimi ha precipitato gli eresiarchi dove ha posto anche Maometto qualificandosi così per non essere a favore del dialogo interreligioso.

Ma soprattutto ha una precisa concezione della gerarchia del peccato, il suo inferno ne è la schematizzazione secondo la visione tradizionale che prevede la punizione secondo il progressivo incattivirsi dello spirito.

Alla violenza comune all’uomo e all’animale, succede la malizia – peccato proprio dell’uomo – alla quale succede la premeditazione ed ecco tracciata la gerarchia del peccato e della punizione secondo la destra e non secondo la sinistra: 1. Incontinenza 2. Malizia 3. Fredda premeditazione.

Gli incontinenti stanno nel vestibolo e nei primi gironi; i maliziosi e i freddi premeditatori nei gironi via via più bassi fino ad arrivare alla città di Dite, a Malebolge, e infine al pozzo dei traditori.

No, direi proprio che Dante non è di sinistra però, al punto in cui siamo, evitiamo di dire che sarebbe di destra perché Dante è l’uomo della tradizione cristiana cattolica.

Punto e basta.