Destra americana in piazza contro gli spettacoli “all-ages”

Destra americana in piazza contro gli spettacoli “all-ages”Destra americana in piazza contro gli spettacoli “all-ages” – Come era prevedibile, a ogni passo avanti verso la disgregazione spirituale e morale ne deve seguire uno ancora peggiore e infatti una nuova finestra di Overton è stata aperta dalla sovversione negli Stati Uniti.

Le mani delle drag queen sui bambini

Dopo lo sdoganamento totale del gender e delle imposizioni “culturali” lgbt, arriva l’ondata annunciata degli spettacoli “all ages” drag shows – vale a dire esibizioni di travestitismo e sesso contro natura aperti anche ai bambini ai quali si vorrebbe insegnare a “non discriminare” gli adulti dediti a pratiche sessuali diciamo “non tradizionali”. L’organizzazione simultanea di questi shows nella maggioranza degli stati proprio nel periodo del Natale denota una precisa strategia globale mirante tanto a sdoganare la pedofilia di massa quanto a desacralizzare ulteriormente le feste natalizie cristiane.

L’amministrazione Biden tace

Naturalmente questi shows, organizzati con l’evidente beneplacito dell’amministrazione Biden, nella maggioranza degli stati hanno provocato polemiche e proteste da parte delle componenti più sane della popolazione. Le proteste spontanee dimostrano che a dispetto dell’amministrazione Dem insediata a Washington, a livello popolare restano forti resistenze alla oppressiva ideologia gender e dopo tutto non è indispensabile avere una preparazione ideologica approfondita per allarmarsi quando si attenta all’innocenza dei bambini: basta un minimo di buon senso.

La destra si mobilita

D’altro canto, le resistenze locali e spontanee per quanto sane, non sarebbero in grado di opporsi validamente a una strategia generale che appare essere pianificata, finanziata e implementata in modo pervasivo e capillare. Contro un’offensiva coordinata e decisa occorre una reazione altrettanto coordinata e decisa ma in senso diametralmente opposto e questo ruolo fondamentale lo stanno svolgendo i movimenti della destra radicale come il Patriot Front, la Rete della Libertà, i Proud Boys. I militanti di questi movimenti agiscono sia ufficialmente, vale dire organizzando proprie proteste, che ufficiosamente, prendendo parte alle proteste spontanee e svolgendovi il ruolo naturale di guide militanti capaci di fornire un collante dottrinale e operativo. Dal Tennessee all’Idaho, dal Texas all’Ohio, questi movimenti agiscono in simbiosi tra loro, la reazione si allarga, si fa sentire e talvolta riesce a far cancellare gli show “all ages”.

La sinistra estrema difende l’evento

Naturalmente, i gruppi Lgbt, Antifa e della sinistra marxista appoggiano gli show e ne prendono le difese: talvolta si sono registrati momenti di tensione tra i due schieramenti divisi solo dalle forze di polizia. Negli stati dove è legale portare armi, il confronto a dir poco polemico tra le due parti rende l’immagine di un Paese profondamente diviso sui valori fondamentali non solo della politica ma della famiglia e della stessa esistenza umana. Dopo le feroci polemiche sui brogli elettorali, l’assedio a Capitol Hill e la repressione che ne è seguita, questa ulteriore contrapposizione non può che approfondire il baratro che divide due Americhe diverse e sempre più nemiche minacciando la stabilità stessa della superpotenza statunitense.

Un problema morale

Una contrapposizione che riguarda l’avvenire e la tutela morale dei bambini e quindi il destino stesso dei popoli occidentali e che dovremo seguire anche in futuro nei suoi sviluppi, sia per motivi morali e di principio, sia per trarre utili insegnamenti per la strategia operativa delle destre radicali in Italia e in Europa.

Anche perché quello che succede in America si ripercuote immancabilmente anche da noi. La battaglia per il controllo dell’infanzia e l’integrità dei bambini è appena iniziata ed è per sua natura di tale importanza e urgenza da non lasciare nessuna scusa per chi non osasse schierarsi apertamente.

Mario Gozzoli