Fedez, il ribelle col “sedere” parato

Fedez, il ribelle col "sedere" paratoFedez, il ribelle col “sedere” parato – Mentre la Ferragni intrattiene i telespettatori con banalità pseudo-femministe che nascondono il classismo più estremo, il rapper tatuato si finge rivoluzionario e usa mamma Rai per scagliarsi contro il governo in carica ma fino a quando a capo del governo c’era Mario Draghi il nostro influencer non aveva nulla da eccepire circa l’operato del banchiere.

Uso privato dei mezzi pubblici

Lungi da noi difendere la Meloni e il suo partito, tuttavia usare un servizio pubblico per propaganda di parte denota ancora una volta la natura politica di un festival che di musicale ha ormai poco.

L’Articolo 21

Inutile citare l’articolo 21, quando esso viene girato e rigirato a piacimento, secondo la logica che esiste la libertà di pensiero, ma entro i limiti previsti dal progressismo imperante. Immaginiamo solo che pandemonio si scatenerebbe se un concorrente o un ospite del festival parlasse di famiglia tradizionale, di nazionalità, di giustizia sociale – quella vera, non le frasi fatte da post-comunisti col Rolex -, i “follower” dei ferragnez andrebbero a prendere la parte dell’articolo recitante che la libertà di pensiero è comunque soggetta a limiti di legge – ossia la loro interpretazione di ciò che è fascismo, quindi illegale-.

Cosa è diventato il festival?

Vogliamo quindi anche noi essere pignoli, sottolineando che questo articolo dice anche che le manifestazioni di pensiero sono concesse, purché non contrarie al buon costume.

E non ci sembra proprio che i vari pride, le manifestazioni per la droga, le volgarità del femminismo di sinistra e i vandalismi dei centri sociali rispecchino l’idea di buon costume.

Perciò Fedez, e tutta la schiera di benpensanti che lo segue pensando che sia trasgressivo, dovrebbe un attimo leggerla quella Carta che Benigni definisce la cosa più bella del mondo ma che molti, soprattutto i suoi adepti, non conoscono se non per la personale interpretazione della XII disposizione transitoria.

C’è molta ignoranza, ed è forse per questo che i ferragnez sono popolari.