George Soros: il grande speculatore dietro le ONG

George Soros: il grande speculatore dietro le ONGGeorge Soros: il grande speculatore dietro le ONG – Giorgia Meloni, il signor Presidente del Consiglio, assomiglia a certi arrampicatori sociali che da squattrinati, abbracciano la fede comunista, solitamente nella sgangherata versione cheguevariana; più in là nel tempo, sentito in tasca il tintinnio del quattrino, la rinnegano per poi aderire, suonate le campane del benessere, alla chiesa del liberismo più estremo.

L’onorevole Meloni è stata tante cose, tutte in concomitanza con le cariche politiche assunte: filofascista, indifferente al fascismo ed antifascista. Oggi ribadisce la sepoltura dell’Italia in quella alleanza con gli Stati Uniti che ci vede tutti ancora legati agli esiti della Seconda Guerra Mondiale: noi nella funzione di servi, loro di padroni attivi nell’accerchiamento del cattivo per eccellenza.

La prepotenza statunitense, cui la Meloni si sottomette con la passività di una donna troppo innamorata, si esprime efficacemente anche nelle interviste di George Soros, ebreo ungherese, padre spirituale di Zelenskj, avvezzo a far quattrini sulla pelle degli altri, filantropo nella misura in cui la Pascale fu ed è moglie devota.

Chi è finito tra le mani dello speculatore

Il dio delle mazzette pesanti ormai fa coming out con la disinvoltura con cui Luigi Campagna cambia partito: è lui, si confessa, ad “ispirare” la “libertà” dei costumi e l’odio verso Putin.  Finanziere per se stesso e finanziatore di chi gli pare, Soros è come l’inquinamento: presente ovunque persino dove non te lo aspetti, non sempre individuabile, cancerogeno. Fu nel Sudafrica dell’Apartheid, tra i rivoltosi ucraini, tra le Femen, nei finanziamenti di partiti e di associazioni più o meno private che si occupa(va)no di diritti umani – diritto di aborto e di eutanasia – e di ecologia. Spunta la sua faccia dietro la catastrofe della Banca d’Inghilterra di trenta anni orsono; c’era lui dietro le manovre speculative che riguardarono la lira.

Soros ha operato anche tra i thailandesi: la speculazione contro il loro bath ha polverizzato il futuro di qualche milioncino di persone mentre l’attacco speculativo alla sterlina e alla lira ha causato la loro svalutazione e l’uscita dallo SME. Un miliardo e mezzo di dollari volarono, al tempo, nelle tasche dell’ungherese che oggi, di miliardi, ne possiede, pare, una trentina; non ci sono dati per raccontarvi quanto precisamente abbia guadagnato col bath, ma crediamo che abbia avuto anche lui difficoltà di conteggio!

Non potevano mancare le ONG e la Bonino

Ed eccoci alla domanda finale, facile anche per i meno attenti: chi finanzia le eroiche ONG che prendono i migranti in Libia per poi portarceli in dono? So che avete risposto esattamente! Un mese fa lo speculatore ungherese ha giocato di nuovo in casa nostra una piccola, ma significativa partita in favore di Emma Bonino, matrona e signora degli aborti fatti con la pompa della bicicletta che, però, per grazia ricevuta (dal popolo italiano e grazie anche al popolo italiano!) non ha superato il 3% rimanendo senza uno straccio di tetto parlamentare a coprirle la testa.