I veleni dell’Europa ecologista

I veleni dell’Europa ecologistaI veleni dell’Europa ecologista – L’Europa in pieno delirio ecologista vuole imporre regole ferree ai propri cittadini con la sola conseguenza di gravare sulle tasche delle famiglie, ma non disdegna le delocalizzazioni in paesi fortemente inquinatori come Cina e India.

Uno stile di vita inattuabile

Chiudere il centro storico alle auto Euro4 potrebbe forse migliorare la qualità dell’aria, ma è un problema localizzato, inerente alla città che applica il divieto e che poco influisce sull’emergenza del cosiddetto “Cambiamento climatico”. In buona sostanza, chiedere ai cittadini di muoversi in bici o in monopattino o imporre l’acquisto di un mezzo elettrico non ha impatti a livello globale – ammesso e non concesso che l’attività antropica abbia effetti sulla variazione delle temperature – mentre devasta totalmente l’economia di interi stati.

L’inutile COP27

Quindi al mondo occidentale viene imposta una dura cura per centrare gli obiettivi di Fit55 mentre due tra i paesi più inquinatori al mondo non sono minimamente sfiorati da alcun provvedimento volto ad agire nel senso dell’emergenza climatica. Cina ed India difatti non sono presenti al tavolo di COP27 – la conferenza promossa dalle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta tenendo in questi giorni in Egitto a Sharm el-Sheikh.

Intanto in Germania

Nel frattempo, la Germania – che bacchetta l’Italia per questioni di migranti e conti – si svincola dalla UE, cercando accordi con la Cina per proteggere l’industria tedesca. Indicativo in tal senso che nel suo viaggio in Cina avvenuto la scorsa settimana, il cancelliere tedesco Olaf Scholz abbia portato una nutrita delegazione del mondo industriale tedesco tra cui anche parte del management di Volkswagen. Intendiamoci si tratta di “saper fare gli interessi nazionali” cosa che noi italiani regolarmente non siamo in grado di fare, ma è indicativo di come le regolamentazioni europee rendano impossibile la vita all’industria.

Ecofollia

L’Unione Europea si mostra per quello che è: una chimera fatta di retorica e pochezza di contenuti, in cui l’ecologismo alla Greta Thumberg diventa valida scusa per speculare su cittadini e imprese senza un ritorno tangibile in termini di salute ed economia. L’Europa ha fallito su questo aspetto come su molti altri ed ora si scopre fragile e inadeguata a gestire i nuovi assetti mondiali.