I messaggi di Berlusconi per Putin

I messaggi di Berlusconi per Putin – nel bel mezzo della formazione nascente di governo, dopo le polemiche in corso sull’assegnazione di incarichi e poltrone, Berlusconi sparge voce che avrebbe riallacciato i rapporti con il Presidente Putin.

La Ronzulli

Corrisponda a verità o meno, pare che il Cavaliere stia giocando con il fuoco, seppure a rischio di scottarsi e, forse, alla sua veneranda età potrebbe essere comprensibile, in fondo più avanzano gli anni più si regredisce ad uno stato infantile. In vena di scherzi – si legga dispetti – nei confronti di Giorgia Meloni, dopo aver ingoiato il boccone amaro in due portate con la nomina di Ignazio La Russa a Presidente del Senato e l’esclusione della fedelissima Ronzulli da incarichi ministeriali, dopo aver inscenato un rabbioso teatrino e essersi appuntato su un pizzino, per nulla secretato, ma lasciato opportunamente a favore di telecamere, epiteti poco eleganti nei confronti della sua alleata nel polo di centrodestra, ora punzecchia il governo che ancora non c’è.

Berlusconi sa ancora come si fa

Il Peter Pan di Arcore non intende risparmiare un colpo – più basso è meglio è – a Giorgia Meloni che ha già un diavolo per capello, ma dato che tutti i nodi vengono al pettine, avrà certamente capito con chi ha che fare all’interno della maggioranza e come comportarsi. Con la sinistra e i sinistroidi d’ogni risma che attaccano la Presidente del Consiglio in pectore, mentre è in perenne udienza con il colle e con Washington, a cui deve assicurare piena fedeltà, a cominciare dall’invio delle armi in Ucraina, si profila un futuro nero all’orizzonte.

Cosa succede adesso?I MESSAGGI DI BERLUSCONI PER PUTIN

Siamo già al cortocircuito? Non dimentichiamo che gli alleati di FdI sono noti alle cronache per essere litigiosi più con coloro che fanno parte della stessa compagine che con gli avversari politici, caduta del governo Berlusconi primo docet, con dimissioni a seguito di numerose tensioni fra l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi e la Lega Nord di Umberto Bossi, che uscì dalla maggioranza senza lasciare scampo al governo targato Forza Italia.

La già nota politica estera del governo, assicurata dai deputati di Forza Italia – come dalla sinistra per bocca di Del Rio – è saldamente ancorata su posizioni atlantiste. Vero che Halloween si avvicina e, forse, il Silvio nazionale non vuole mancare al famoso “Dolcetto o scherzetto?” bussando alla porta di Mosca, mentre Meloni & C. fa tappa fissa a Kiev. “Non ci resta che piangere” dunque? Stiamo e vedere come la compagine del futuro governo giocherà le sue carte, se qualcuno giocherà l’asso di cuori o il 2 di picche.

Antonio Quagliano