Il lato oscuro dell’arcobaleno-parte 1

Il lato oscuro dell'arcobaleno-parte 1Il lato oscuro dell’arcobaleno-parte 1 – Storie oscure e scheletri nell’armadio che la lobby lgbt non vorrà mai farvi sapere.

Si sa: viviamo in un periodo dove il Liberalismo Woke domina ogni ambiente politico, culturale e sociale.

In cui la società indica in modo ben preciso e netto le categorie che devono essere criticate e attaccate e quelle che sono assolutamente intoccabili.

Pena l’ostracizzazione sociale e la persecuzione politica.

Una delle categorie più inavvicinabili del Mondo Moderno è sicuramente la comunità LGBT.

Comunità che non solo viene sponsorizzata e incensata ormai in ogni Film, Serie TV, Fumetto o Cartone per bambini da un po’ di anni a questa parte ma che viene anche resa intoccabile dai suoi fanatici militanti e dalla sua imponente vulgata mediatica, entrambi pronti a bollare come violenta e omofoba ogni critica rivolta al Rainbow Empire.

Anche la più rispettosa ed equilibrata.

Oggi, data la mia ampia conoscenza di quel mondo e la mia spietata abilità a scovare scheletri, cercherò di mettere un po’ a nudo le sue magagne segrete dell’ultimo mezzo secolo.

Partiamo da Alfred Kinsey

Un nome di fondamentale importanza da ricordare è quello di Alfred Kinsey, biologo e sessuologo Bisessuale Americano.

Kinsey, forse per le sue idee di libertà sessuale e forse anche per sostenere scientificamente le sue inclinazioni sessuali, condusse esperimenti sessuali e osservazioni scientifiche di questi ultimi per sostenere le sue teorie sulla Fluidità sessuale e sull’esistenza di uno Spettro della Sessualità.

Nel 1948 pubblicò Sexual Beahaviour of the Human Male e nel 1953 produsse Sexual Behaviour of the Human Female.

I due testi vennero poi chiamati Rapporti Kinsey.

In questi studi il sessuologo sosteneva che la sessualità umana si basasse su una scala che andava da 0 (Totalmente Etero) a 6 (Totalmente Omosessuale).

Riportava che il 46% degli uomini aveva avuto esperienze sessuali con entrambi i sessi, che il 37% ne avesse avuta almeno una nella sua vita e che il 10% degli uomini fosse tra il Livello 5 (Quasi Totalmente Gay) e il Livello 6 (Totalmente Gay).

Ora, mettendo da parte i miei dubbi su questi dati, è importante far notare che i dati di Kinsey non possono essere presi come affidabili perché ricavati da esperimenti fatti su un campione umano particolare: infatti il 25% del campione maschile era composto da Carcerati o Ex Carcerati e il 5% era composto da Prostituti.

Appare ovvio che, all’interno di entrambe queste categorie, per motivi diversi, fu molto più facile riscontrare esperienze omosessuali passate piuttosto che in altre categorie umane.

Ma, oltre ai furbi espedienti per falsare i dati del suo studio, c’è qualcosa di molto più oscuro e spaventoso dietro la stesura dei Rapporti Kinsey.

Sempre i bambini di mezzo…

Nel 1998 uscì un Documentario Britannico chiamato “I pedofili di Kinsey” che faceva notare come il Capitolo V dei Rapporti Kinsey riportava risultati sulla sessualità infantile e sulla possibilità dei bambini di provare un orgasmo.

Questo fa capire che Kinsey intervistò probabilmente anche Pedofili che si erano macchiati di molestie e violenze su bambini e che ne aveva, implicitamente, condonato il comportamento trattando la loro orrenda perversione come semplice curiosità scientifica a fini statistici.

Andando ancora più a fondo nell’orrore si incontra una parte intitolata Esperimenti sulla Sessualità Infantile.

Che Kinsey non si sia fermato solo alla teoria?

Che abbia coinvolto anche bambini nei suoi oscuri studi scientifici? Magari pescando cavie nelle schiere di bambini vagabondi e senza legami della New York degli anni ’40?

Non abbiamo prove… Ma anche il solo sospetto basta a scuotere anche lo stomaco più forte.

È ovvio che la maggior parte della comunità LGBT non è composta da pedofili (nonostante lo stile di vita veramente dissenato) ma i collegamenti del Mondo Rainbow con l’abisso della Pedofilia non sono terminati.

Molte icone del Movimento Omosessuale hanno infatti, negli anni, espresso idee e preso posizioni davvero inquietanti.

I legami con il NAMBLA

Basti pensare che in occasione dei Moti di Stonewall (Prima Manifestazione pubblica del Movimentismo LGBT) si pensò di far marciare nei cortei anche i rappresentanti della NAMBLA (North American Man/Boy Love Association), associazione Americana che dichiara apertamente di voler facilitare i rapporti consenzienti tra bambini maschi e uomini adulti permettendo ai bambini e ai ragazzi preadolescenti a decidere liberamente il contenuto delle loro esperienze sessuali.

La maggior parte del Movimento Omosessuale si schierò contro l’entrata della NAMBLA nel Movimento (anche se si può comunque vedere lo striscione dell’Associazione in mezzo a diversi cortei dell’epoca) ma resta comunque il fatto che vi furono parti minoritarie ma consistenti che si espressero a favore.

Tra di loro ci furono anche il fondatore della Mattachine Society, Harry Hay e il noto poeta Statunitense Allen Gingsberg.

E non pensiate che gli Alfieri della Pedofilia siano solo Made in Usa: anche il nostro Paese ha le sue adesioni a questo inquietante occhiolino LGBT alla perversione più atroce.

A Mario Mieli i bambini piacevano tantissimo

Ad esempio, il famoso ideologo omosessuale Mario Mieli, fondatore del FUORI e autore di “Elementi di Critica Omosessuale” (testo sacro dell’Omosessualismo Italiano).

Ecco cosa scrive Mieli a pag 62 del suo Libro: Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.

Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica.

La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza, ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia, invece, è una freccia di libidine scagliata verso il feto.

E per fugare ogni dubbio, nella nota n°88 aggiunge: Per pederastia intendo il desiderio erotico degli adulti per i bambini (di entrambi i sessi) e i rapporti sessuali tra adulti e bambini. Pederastia (in senso proprio) e pedofilia vengono comunemente usati come sinonimi.

Ancora oggi diversi circoli LGBT in tutta Italia sono intitolati al folle ideologo.

Busi e Pasolini

E che dire dell’Allen Ginsberg Italiano Renato Busi? Che negli anni ha dichiarato di apprezzare la pedofilia blanda, di non vedere nulla di male se un bambino masturba un uomo adulto, e di pensare, per i bambini e le bambine disperati del Terzo Mondo cos’è meglio per questi bambini? Una scopata o una coltellata?

E tante altre cose che potete facilmente trovare.

Senza dimenticare il più famoso: Pasolini. Espulso dal PCI con il titolo infamante di corruttore di bambini, non si seppe mai se ebbe mai rapporti con bambini prepuberi.

Si sa invece fin troppo bene che era un accanito pederasta e consumatore di giovani prostituti.

Secondo la sua amica Dacia Maraini egli era capace di accettare l’amore a pagamento anche di cinquanta ragazzi a notte.

È buffo anche come se si parla di un prete pedofilo si parla giustamente di abusi se si parla delle perversioni degli Alti Papaveri del Movimento Omosessuale si parla di amore.

Come a dire, parafrasando Orwell, tutti i pedofili sono pedofili. Ma alcuni sono più pedofili di altri.

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