Il ritorno di Trump

Il ritorno di TrumpIl ritorno di Trump – Donald Trump rompe gli indugi, lo fa dalla sua residenza di Mar-O-Lago in Florida dove, attorniato dai suoi sostenitori, annuncia la sua candidatura alla presidenza per il 2024.

Un annuncio a lungo atteso

L’annuncio era atteso a seguito dei risultati delle Mid Term dove, nonostante la vittoria repubblicana di misura in termini di seggi alla Camera dei Rappresentanti, i democratici sono stati scalcati con un distacco di 4% ovvero 5 milioni di voti.

Cosa farà Ron De Santis?

La candidatura Trump dovrebbe togliere dal tavolo quella ipotetica di Ron DeSantis, neo rieletto governatore della Florida e astro nascente repubblicano, fino ad adesso sempre stato fedele a Trump, un’eventuale primaria contesa tra i due senza dubbio sarebbe lacerante e dolorosa e conoscendo Donald Trump non si può immaginare che possa abbandonare la partita.

I punti del discorso di Trump

Trump in un lungo discorso ha ricordato i meriti della propria presidenza, in primis l’essere stato praticamente l’unico presidente della recente storia americana a non aver iniziato una guerra. Similmente ha rivendicato gli anni di tranquillità internazionale dati da rapporti più distesi con Russia e Corea del Nord, rivendicando invece la confrontazione con la Cina, rimasta però solo sul versante della competizione economica. Critico invece dell’attivismo provocatorio dell’attuale amministrazione con i noti risvolti in Ucraina. Ha insistito lungamente sulla necessità di controllare i flussi migratori e di rimettere in sicurezza il confine con il Messico (di cui ha rivendicato la costruzione del muro).

Guerra ai trafficanti di droga

Ha annunciato una guerra senza quartiere ai trafficanti di clandestini e ai trafficanti di droga, per i quali, piccoli spacciatori inclusi, dice che proporrà la pena di morte al Congresso.

I punti economici

Ha ricordato gli anni di vacche grasse e di grande crescita economica negli anni della sua amministrazione, confrontandoli con la recessione e l’inflazione elevata degli ultimi due, ribadisce che tornerà la politica dell’America First, ovvero lo stop ai trattati di libero scambio internazionale. Per risolvere l’inflazione energetica attacca le regolamentazioni ambientaliste e l’assurda guerra agli idrocarburi condotta in nome del cosiddetto “green deal”.

La riforma elettorale

Per quanto riguarda il tema sicurezza elettorale, senza peli sulla lingua come al solito, ha definito le procedure americane “da terzo mondo” e chiede una riforma che possa far sì che in America si voti “come in Francia”, ovvero solo con documento di identità, solo il giorno delle elezioni, solo in presenza con una scheda cartacea (per la verità è lo standard di qualunque paese europeo).

La battaglia contro l’agenda globalista

Chiedo lo stop, inoltre, dell’agenda globalista dei democratici, delle “woke corporation”, del marxismo culturale, delle follie del gender, delle teorie razziali colpevolizzanti, della censura dei media. Si dice invece pronto a difendere i diritti esclusivi dei genitori sui figli, rispetto all’ingerenza del governo o di altre autorità, della famiglia e della vita.

Missioni spaziali

Promette, infine, di portare la NASA su Marte, riavviando il programma dedicato. Indubbiamente i messaggi di Trump sono forti e la sua piattaforma di sostegno solida e agguerrita, c’è da chiedersi cosa saranno in grado di opporgli i democratici.

Sul fronte democratico intanto…

Una ricandidatura di Biden, che nel 2024 avrebbe 82 anni ma che già adesso è in chiaro declino cognitivo e in palese demenza senile, sarebbe quasi imbarazzante. Teoricamente I dem potrebbero mandare avanti la vicepresidente Kamala Harris, la cui impopolarità è tuttavia straordinaria e appena superata da quella di Nancy Pelosi,appena esautorata dal ruolo di Speaker della Camera.

Resta un futuro più incerto che mai per il 2024, chissà se il fiuto del vecchio Donald ci avrà preso anche questa volta.