Il vincolo esterno italiano

Il vincolo esterno italiano

 

Il vincolo esterno italiano – Alla già stracitata penetrazione dei costumi e della lingua inglese, compiute in modo sistematico dopo la Seconda guerra mondiale nel nostro paese, per gli inglesi, nonostante la cobelligeranza tra la nostra nazione e le forze alleate, grazie, purtroppo, all’armistizio di Cassibile; l’Italia, paese uscito sconfitto nel 1945, non avrebbe avuto alcun titolo ad esercitare un’autonoma politica estera nel bacino del Mediterraneo e in Medio Oriente.

Le mani inglesi sul Mediterraneo

Una prerogativa che gli inglesi rivendicavano per loro, come contropartita per la vittoria nel secondo conflitto mondiale.

Per la Gran Bretagna le motivazioni dell’interesse per il nostro Paese sarebbero andate al di là delle pur importanti questioni di equilibri internazionali e avrebbero sconfinato nella difesa degli interessi nazionali, con particolare riguardo alle questioni dello sfruttamento del petrolio nei primi anni 60, petrolio di cui la Gran Bretagna, essendo un’isola, aveva un grandissimo bisogno di approvvigionamento.

Il vincolo esterno

Al fine di tutelare gli interessi strategici del Regno Unito, l’intelligence e la diplomazia britannica tramite una intensa attività di manipolazione dell’informazione atta a condizionare l’opinione pubblica italiana hanno creato un clima di opinione in grado di influenzare il potere politico, i partiti di governo (e non solo) affinché vengano prese decisioni in favore degli interessi anglosassoni.

Un destino scritto

Tutto questo ha portato alla sudditanza politica odierna, la nostra nazione grazie a scelte scellerate e a compiacenti personaggi in grado di influenzare le scelte del nostro paese ha portato l’Italia ad essere la colonia anglosassone che è oggi.

Paolo Ornaghi