Le ultime dal fronte ucraino

Le ultime dal fronte ucrainoLe ultime dal fronte Ucraino – La notizia più rilevante dal fronte di guerra è senza dubbio l’annuncio del ritiro russo dalla sponda destra del Dnieper, abbandonando l’unica testa di ponte oltre il fiume, notevole ostacolo naturale alle operazioni.

La ritirata di Kherson

Il ritiro è stato annunciato lo scorso mercoledì 9 Novembre, direttamente dal Generale Surovikin, il neocomandante di tutto il dispositivo russo in Ucraina, a mezzo di relazione pubblica fatta al Ministro della Difesa Shoigu.

Surovikin afferma che, oltre all’ evacuazione dei civili, già in atto da circa due settimane, tutte le truppe russe prenderanno posizione a Est del fiume, data l’impossibilità di garantire una logistica adeguata e il costante bombardamento dei ponti sul fiume operato da parte ucraina a partire dal mese di luglio, in prevalenza grazie ai missili HIMARS di fornitura americana.

Allo stesso tempo, si cita il concreto rischio di sabotaggio o bombardamento della diga di Nova Khakovka, il cui crollo comporterebbe una disastrosa inondazione e di nuovo l’isolamento delle truppe russe.

Militarmente la strategia conservativa ha senso e può essere coerente con il nuovo approccio di conduzione delle operazioni avuto con la nomina di Surovikin, ovvero di prevalenza delle logiche militari su quelle politiche. Il ritiro russo è in corso con la retroguardia che mantiene attivi i combattimenti di copertura con le unità ucraine, mentre i genieri russi fanno saltare le linee logistiche nella parte occidentale della regione di Kherson.

Uno spiraglio per le trattative

Tuttavia, la diplomazia russa è in azione e la Zhakarova, portavoce del Ministero degli Esteri, ha ribadito la disponibilità russa a sedersi ad un tavolo delle trattative, coerentemente con i messaggi informali che filtrerebbero circa una volontà americana di fare pressioni su Kiev per adottare una linea meno oltranzista. La coincidenza degli eventi suggerisce una coordinazione tra gli stessi.

Un sostanziale stallo

Intanto sugli altri fronti continuano ad infuriare i combattimenti di attrito, con tentativi ucraini di avanzamento sul fronte di Kupyansk-Svatove-Kremynna, mentre i russi premono sui fronti di Bakhmut, Donetsk, Ugledar. Da entrambe le parti gli avanzamenti sono minimi e si contano nell’ordine delle centinaia di metri.

Un fatto singolare è la concessione della grande centrale nucleare di Energodar controllata dai russi alla rete ucraina, secondo alcuni potrebbe essere segnale di un’ulteriore disponibilità russa ad un qualche accordo, secondo il quale la centrale potrebbe tornare a fornire di energia l’Ucraina, vista la recente devastazione delle altre infrastrutture del Paese.