Ma è vero che la tv italiana è nata il 3 gennaio del 1954?

Ma è vero che la tv italiana è nata il 3 gennaio del 1954?

Ma è vero che la tv italiana è nata il 3 gennaio del 1954? – In questi giorni si “festeggia” la nascita della televisione italiana. In realtà, visto che nei grandi Paesi occidentali la TV nacque quasi vent’anni prima, ci sarebbe ben poco da festeggiare.

Qualcuno accenna in verità agli esperimenti degli anni 30, tornando però subito a celebrare l’inizio ufficiale.

Come vedremo di sperimentale nel 1939 ormai c’era ben poco. Fu semmai un vero e proprio inizio.

Il radiotelevisore dell’EIAR

Il centro trasmittente di Monte Mario, attivo dal 2 dicembre 1937, entra operativamente in funzione il 22 luglio 1939. È questa la vera data storica della nascita della televisione italiana.

Eh sì, perché quel giorno, nel Villaggio Balneare allestito dal Regime in Roma, una folla di incuriositi cittadini romani può assistere alle immagini trasmesse da uno strano apparecchio che ufficialmente è ancora denominato radiotelevisore. L’EIAR ha iniziato le trasmissioni televisive, come annuncia trionfalmente il Radiocorriere.

Nomi eccellenti

Il giornale specializzato riporta già i programmi giornalieri, gli orari, indica i famosi personaggi che partecipano: si leggono i nomi di Aldo Fabrizi, Macario, Totò.

La prima annunciatrice è Lidia Pasqualini. I programmi vengono definiti sperimentali ma esiste già tutto ciò che serve per considerarlo un vero inizio. Prova è l’archivio del Radiocorriere, oggi consultabile in rete, dal quale si traggono anche i numeri dal luglio 1939 in poi, nei quali si possono leggere i programmi, vedere le foto dei protagonisti.

Pagine intere dedicate alla clamorosa novità. L’Italia parte in linea con i grandi Paesi europei: la Gran Bretagna inizia le trasmissioni nel 1936, la Germania anch’essa in quel periodo. In Italia si è deciso di partire quando è stato possibile garantire una qualità dell’immagine all’avanguardia, secondo le tecniche di quegli anni.

La Safar e i conti in rosso

I televisori sono prodotti già da qualche tempo soprattutto dalla Safar, azienda che fornisce apparecchi per comunicazioni radio alle forze armate. La Safar sarà costretta a chiudere nel 1948 perché nessuno provvederà a soddisfare i suoi crediti nei confronti delle Forze Armate italiane.

Il dubbio di molti fu che ai proprietari e gestori della mitica fabbrica qualcuno abbia voluto far pagare la loro passata fedeltà al regime. In rete sono reperibili le foto di questi apparecchi televisivi incastonati in bei mobili in legno.

La lenta avanzata nelle case degli italiani

Siamo all’inizio della storia della televisione italiana. Naturalmente, visto il costo proibitivo di una tv dell’epoca, pochissime persone ebbero la possibilità di vedere i programmi in casa. In fondo nel 1954 non fu poi tanto diverso.

Negli anni 50 la maggioranza degli italiani vedeva la tv al massimo al bar.

Poi man mano i prezzi diventarono più accessibili e la tv si diffuse. Sarebbe accaduta sicuramente la stessa cosa molti anni prima, dopo quel luglio del 1939, se le trasmissioni non fossero state sospese per il sopraggiungere dei venti di guerra.

Davide Bruni

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