Milano: Sala scambia la vita degli italiani con più case agli stranieri

Con la complicità di alcuni sindacati degli inquilini compiacenti. Non ci credete?  Ve lo dimostriamo. Lunedì scorso gli inquilini hanno deciso di marciare su Palazzo Marino.Milano: Sala scambia la vita degli italiani con più case agli stranieri – Con la complicità di alcuni sindacati degli inquilini compiacenti. Non ci credete?  Ve lo dimostriamo.

Lunedì scorso gli inquilini hanno deciso di marciare su Palazzo Marino.

La cosa non è finita molto bene. Capiamoci, la signora Peruviana che predica in spagnolo sull’esigenza che le paghiamo più case per gli amici in difficoltà, può sembrare folkloristica.

Ma è estremamente pericolosa. Come lo sono tutti gli altri che hanno preso il microfono e in qualsiasi lingua, salvo la nostra, hanno detto la stessa cosa.

Soprattutto perché ripetevano infallibilmente tutti le stesse cose. Come se ci fosse una regia.

I Sindacati

Quando i sindacati sono scesi dall’incontro con l’Assessore alla Casa, hanno ripetuto lo stesso messaggio: più case, più case per la graduatoria (in cui gli stranieri dominano).

E chissenefrega se gli Italiani sono costretti a vivere come nel terzo mondo nelle case popolari esistenti.

Bisogna accogliere più abitanti del terzo mondo in case nuove. Senza naturalmente farli pagare, tanto paghiamo noi.

Sapete cos’è la cosa davvero divertente? Il motivo della marcia, quello per cui la gente era là, era diminuire le bollette e aumentare le manutenzioni.

A pagare di più sono gli italiani

È finita con la richiesta di pagare di più, avere meno manutenzioni e tutto per il privilegio di ospitare più immigrati nelle case di proprietà dei milanesi.

La situazione è così assurda che sarebbe comica, se non fosse tragica.  Non mi riferisco a quello che sta facendo il PD. Li conosciamo, sappiamo come operano.

Sarò provocatorio: fanno anche bene.

In questo mondo nessuno ti regala nulla, manco le nazioni. Se non combatti, perdi. Quindi giusto così, ci stanno derubando e costringendo a prendere atto che o ci alziamo e lottiamo, o perderemo tutto. No, la colpa non è loro.

Di chi è la colpa

La colpa è di chi dovrebbe fare gli interessi degli INQUILINI e finisce per chiedere che vivano PEGGIO pur di averne di nuovi.

Ma che senso ha? Uno molto preciso: chi entra ha tutto l’interesse a tesserarsi e a comprare, sì, COMPRARE; servizi da loro.

Chi una casa ce l’ha e non la perderà non è ricattabile. Quindi ben venga la figura dell’infame che ti denuncia se non paghi una rata perché sei in difficoltà. Così pagherai più volentieri il pizzo a chi spiegherà all’infame che deve girarsi dall’altra parte.

Meno soldi per le manutenzioni? Meglio. Se non hai DIRITTO ad averle, sarai più felice di pagare chi può fartele avere.

Sei appena entrato in una casa nuova e hai paura di perderla? Meglio, così pagherai più facilmente chi ti promette di proteggerti.

Chi invece è inutile? Chi sta in una casa dignitosa, ben mantenuta e senza ricatti sulla testa. In una parola: gli italiani, di solito.

Quindi sì, facciamo un po’ di posto e apriamo nuove case (con aumento delle bollette per chi paga). Così chi è in regola farà sempre più fatica e infine cederà, diventando ricattabile. E finendo per pagare il sindacato per proteggerlo. Altro che racket delle case.

Questi sindacati sono peggio del padrone. Perché sono del padrone, ma con una faccia falsamente amica. E stanno contribuendo a distruggere il mondo delle case popolari.

Brian Curto