Orban: l’Ungheria contro il mandato di arresto a Putin

Orban: l’Ungheria contro il mandato di arresto a PutinOrban: l’Ungheria contro il mandato di arresto a Putin – Orban ancora una volta capofila nella salvaguardia dell’Europa, dall’Atlantico agli Urali.

Il primo ministro ungherese non si piega al volere di Bruxelles di ricreare il mondo diviso in blocchi, che sembrava ormai superato da 30 anni.

L’Ungheria si è detta contraria al mandato di arresto di Putin, sostenendo che in nessun modo si adopererà per perseguire il leader russo.

La via della pace

Si tratta di una scelta di buon senso che evidenzia il proseguo della politica ungherese a favore del dialogo e della pace nel continente europeo. Anche se Orban è stato ferocemente attaccato in mezza Europa è evidente come sempre più il piccolo stato ungherese si ponga come una forza mediatrice tra gli interessi russi e quelli europei (veri), che hanno come primo obiettivo la pace e la sicurezza sociale ed economica, cose che UE e NATO stanno continuamente minando già dagli albori della crisi in Donbass e dalla caduta del muro di Berlino.

Una scelta obbligata

A Orban viene recriminato di approfittare dei vantaggi dell’appartenere alla “grande famiglia europea” ma di non rispettarne gli obblighi, volendo la botte piena e la moglie ubriaca.

In realtà per molti paesi come l’Ungheria, l’adesione alla cosca europeista è stata una tappa praticamente imposta per evitare l’isolamento, un principio a metà strada tra la famiglia mafiosa e la lobby.

L’insegnamento ungherese

Invece di puntare il dito contro Orban, i governanti europei devono sentire le soluzioni che propone, per evitare altri morti, altri aumenti, altri fallimenti e soprattutto per allontanare il rischio di una guerra globale.

Ma a quanto pare qualcuno a Washington, e non solo, vuole che questa tragedia avvenga, come già abbiamo visto in passato.

Lorenzo Gentile